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Scenari

Federcoopesca, crisi e aumento iva: fortemente a rischio il pesce fresco

04 Ottobre 2013
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Con la crisi e ora anche con l'aumento dell'iva, si delinea uno scenario sempre più preoccupante per il comparto della pesca.

Le famiglie, oltre a rinunciare a prodotti primari come pasta, latte e frutta tagliano anche la spesa sul pesce fresco. I consumi sono calati, nei primi otto mesi del 2013, del -3,5%, in termini di volume. Ma la diminuzione più drastica è relativa al valore, che è sceso del – 12,5%. Federcoopesca-Confcooperative, su questi dati aggiornati diramati da Ismea, lancia l'allarme. Il pesce fresco starebbe pagando il prezzo più alto. Si registra il -4,8% e addirittura il -18,4% per quanto riguarda il valore. 

Il trend negativo lo vive anche il trasformato, che non è risparmiato dalla forte frenata dei consumi.  In media si è calcolata una dimunzione del 4,9% (volumi) e del 2,5% (valore). Soffre il tonno in scatola, rispetto allo scorso anno registra un -3,7%. E trainati verso il basso anche i surgelati. 

La preoccupazione dell'associazione è sull'aumento dell'Iva che inciderà ulteriormente sullo svuotamento del carrello della spesa. Soprattuto per il rischio legato ad un aumento dei costi dei trasporti con gravi ripercussioni sul rincaro del prezzo finale del prodotto.