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Scenari

Federvini, cambiano i vertici: arrivano Micaela Pallini, Albiera Antinori e Vittorio Cino

08 Marzo 2021

Micaela Pallini e Albiera Antinori ai vertici di Federvini, Vittorio Cino nuovo direttore generale.

Pallini è stata designata dai saggi della Federazione di via Mentana per la presidenza, sostituendo l’uscente Sandro Boscaini dopo due mandati consecutivi. Antinori, vicepresidente del Gruppo vini dal 2014, sarebbe in pole position nella corsa per sostituire il presidente in scadenza Piero Mastroberardino. Le designazioni non sono ancora ufficiali, ma lo saranno presumibilmente in vista dell’assemblea di maggio. Lo stesso organo di Federvini che dovrà ratificare l’avvicendamento tra l’attuale direttore generale Ottavio Cagiano de Azevedo con Cino.

La “liquorista”
Federvini aderisce a Confindustria e ha una doppia anima: rappresenta contemporaneamente gli interessi del vino e dei produttori di spiriti. Pallini, 50 anni, è l’attuale presidente del Gruppo spirits di Federvini. La sua designazione segna l’avvicendamento di un “liquorista” al vertice della federazione dopo numerosi esponenti del mondo del vino, anche se non esiste una norma scritta sull’alternanza. Pallini è amministratore delegato della omonima distilleria romana fondata nel 1875. Esporta in 35 paesi ed è nota per il Limoncello Pallini nel segmento duty-free e la Sambuca 313.

Cognome di peso
Albiera Antinori, dal cognome pesante, è vice presidente della Marchesi Antinori spa, numero uno per fatturato in Italia delle aziende private (non cooperative). Con cantine in Toscana e nel Nord Italia. Dal 1995 Albiera è presidente della cantina Prunotto, una delle più note dell’Albese.

Il comunicatore
Infine Vittorio Cino, comunicatore e lobbysta di lungo corso: ex di Weber Shandwick, vice direttore di Federvini per 3 anni, quindi passaggio in British Gas Italia e poi, per 8 anni, in Coca-Cola Company. Lo scorso gennaio è arrivato in punta di piedi in Federvini, ma è tutto deciso: si attende l’assise di maggio per formalizzare il suo insediamento.
Secondo alcuni osservatori, Federvini ha bisogno di acquisire più peso nei rapporti istituzionali e di lobbyng oltre che una maggiore visibilità sui media. Troppa debole la sua voce negli ultimi anni.

Emanuele Scarci