Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Il vino dell’Etna oltre le mode

30 Dicembre 2022
copertina_guida_etna_2023 copertina_guida_etna_2023

È già in vendita online (cliccate qui>) e tra pochi giorni nelle librerie e nelle edicole, la Guida ai Vini dell’Etna 2023 edita da Cronache di Gusto.

È la settima edizione di una Guida che ogni anno racconta i vini del Vulcano con le etichette Imperdibili (clicca qui>), le recensioni e i commenti alle cantine e ai vini. Qui pubblichiamo l’editoriale a firma dei curatori Fabrizio Carrera e Federico Latteri.

di Fabrizio Carrera e Federico Latteri

Se qualcuno pensa ancora che il vino dell’Etna sia soltanto una moda – e pertanto un fenomeno passeggero – forse è meglio che cominci a cambiare idea. Da oltre un decennio seguiamo le sorti di questo terroir con particolare attenzione, questa stessa Guida che state sfogliando è giunta alla settima edizione, segno di un’immutata dedizione. E il vino dell’Etna ci sembra tutt’altro che una meteora. A parte la considerazione che quello che è accaduto così vertiginosamente in questa parte di Sicilia non ha eguali nel resto d’Italia e forse d’Europa. C’è chi si spinge a definire il vino dell’Etna il più sexy del Sud Italia. Battuta a parte, questa settima edizione della Guida, conferma il folgorante stato di salute del territorio etneo. La qualità media dei nostri assaggi di ben 126 aziende resta molto alto con picchi di eccellenze assolute. Ben 29 vini Imperdibili, il fiore all’occhiello delle nostre degustazioni e l’evidenza di una crescita costante e inarrestabile dei bianchi, sempre più buoni. Ma è tutto il territorio che continua ad offrire performance di rilievo che tratteggiano un vino che va decisamente oltre le mode: il valore dei terreni vitati sempre in crescita; il numero delle bottiglie che oggi ha superato quota cinque milioni con una percentuale, piccolissima, qualche punto percentuale, ma significativa, di vini senza marchio Doc; gli oltre mille e 100 ettari vitati che diventerebbero molti di più se non si fosse messo forse un giusto limite, seppur temporaneo; il mercato dell’uva sfusa che trova facilmente acquirenti, soprattutto di quella a bacca bianca; e, non ultimo, i tanti imprenditori disposti a scommettere sull’Etna del vino a suon di milioni. Tutto questo ci spinge a pensare che il momento magico non è finito. Avanti tutta, Etna.