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Scenari

Josko Gravner e il suo giardino vitato: prime bottiglie dal nuovo vigneto sloveno nel 2032

21 Settembre 2017
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Un nuovo vigneto cercato e voluto con tenacia da Josko. Iniziati i lavori nel 2000, sarà in piena attività per la stagione 2024/2025

Si trova a Dedno, in Slovenia, il vigneto di 8 ettari che Josko Gravner sta preparando con passione e tenacia da 17 anni. Un progetto che prevede anche tre stagni e un importante lavoro di architettura del paesaggio a completamento dei vigneti, per realizzare un vero e proprio giardino vitato che non comprenda solo viti, coerentemente alla filosofia del produttore goriziano.

Un lavoro lungo e difficile, reso ancor più impegnativo dalla forte pendenza dei terreni, che ha spesso costretto Gravner a realizzare diversi lavori solo a mano. Ma che sta quasi giungendo al termine. Il 2017 ha infatti visto l’impianto delle viti portainnesto, che saranno innestate a gemma direttamente in campo tra due anni, quando si saranno adattate alle nuove condizioni e l’apparato radicale si sarà sufficientemente sviluppato.

Una storia lunga e travagliata, iniziata nel 2000 con la sistemazione in una prima parte dei drenaggi e i terrazzamenti, la maggior parte dei quali sono crollati dopo un’imponente pioggia nel 2001. È stato necessario quindi sistemare i drenaggi e rifare interamente i terrazzamenti, prima di piantare i primi due ettari a ribolla nel 2010.

La seconda parte dei lavori è iniziata nel 2006 e questa volta i drenaggi sono stati fatti con estrema cura sin dall’inizio: scavi profondi anche 4-6 metri, fino ad arrivare alla roccia, 230 camion di ghiaia necessari per avvolgere i chilometri di tubi interrati per far sì che l’acqua defluisca senza fare danni. Le viti piantate quest’anno, dopo tre anni di sovescio, entreranno in piena produzione durante la stagione 2024/25, e il vino che da esse verrà ricavato finirà in bottiglia nel 2032.

C.d.G.