Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Meno cibo e sempre più caro, gli effetti del cambiamento climatico

26 Agosto 2013
risocoltivazione risocoltivazione

Il costo di alcuni alimenti base per tantissime popolazioni del mondo aumenterà del 40%

Il cambiamento climatico metterà a dura prova le tasche dei consumatori e sempre meno cibo sarà a disposizione.

Perché i fenomeni estremi come alluvioni, grandinate ma anche l'aumento delle temperature stanno mettendo a rischio la produzione di riso, grani e cereali mondiale e tante altre colture alla base della dieta quotidiana nelle diversi latitudini del globo. E la conseguenza sarà l'aumento dei prezzi. Stimato questo tra il 20 e il 40%. Comprare la frutta sarà più costoso, l'aumento è previsto del 30%. Le stime sono tutte calcolate entro il 2050. A dipingere questo scenario allarmante e che lascia presagire sempre meno accessibilità al cibo per milioni e milioni di persone è la ricerca pubblicata sulla rivista Climatic Change.Entro la fine del decennio la perdita della produzione agricola sarà dello 0,5%, entro il 2050 del 2,3%. 

Sotto osservazione gli effetti del cambiamento climatico sull'economia globale e che incideranno sul welfare con un taglio al benessere di 280 miliardi di dollari all'anno.  Come da sempre denunciato, fortemente a rischio le produzioni delle piccole comunità di agricoltori.

L'Ocse (Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) e la Fao (Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura) sono arrivati alla stessa conclusione, all'inizio di quest'anno, per cui le ''pressioni ambientali e climatiche estreme'' sono le ragioni principali dei futuri picchi dei prezzi alimentari, insieme con l'aumento della domanda da parte di una popolazione in crescita e il maggior utilizzo dei biocarburanti. Già il rapporto di Oxfam, l'anno scorso, aveva previsto aumenti esorbitanti dei prezzi alimentari dal 2030 a causa di prolungati periodi di siccità, inondazioni ed altri eventi meteo estremi.

C.d.G.