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Scenari

Rare e preziose: all’asta bottiglie di vino introvabili

26 Novembre 2020
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di Michele Pizzillo

Giovedì 26, a partire dalle ore 10, navigando sul sito astebolaffi.it, chi se lo può permettere, chi è appassionato di grandi vini, o intravede un investimento interessante, da un catalogo di 876 lotti provenienti da belle cantine private, può conquistare qualche lotto di vini divenuti ormai delle rarità.

Il primo capitolo di questo bel catalogo – anticipano da Bolaffi – è dedicato ai vini italiani “a partire dal Piemonte e i suoi produttori storici, con lotti ormai sempre più introvabili, come per esempio quelli di Bruno Giacosa, sia etichetta bianca sia etichetta rossa riserva in varie annate e formati, tra cui un lotto composto da sei bottiglie di Barolo Falletto di Serralunga d’Alba Riserva Etichetta Rossa 1990 (lotto 48, base d’asta 3.600 euro). Il top lot della sezione è una ricercata bottiglia di Barolo Monfortino Riserva del 1955 nello storico formato quarto di Brenta (13,05 litri) all’incanto a partire da 10.000 euro (lotto 108)”.

Noi che abbiamo potuto sfogliare in anteprima le 200 pagine del catalogo con in copertina una bella foto di un vino mito, Romanée-Conti Monopole 1990, ci siamo soffermati anche su altre realtà, come la Toscana, che offre una scelta molto ampia delle più celebri etichette e in numerose annate e formati: Sassicaia, anche della prima annata in commercio 1968 e della iconica 1985, Solaia, Tignanello, Ornellaia e Masseto – anche con il Massetino nella prima annata 2017 -. Il fulcro della sezione è una importante collezione di Le Pergole Torte Montevertine nelle migliori annate e in grandi formati anche da 3, 6 e 12 litri in cassa originale. Si può dire che in catalogo e, quindi, all’asta, sono presenti i vini di quasi tutte le regioni italiane: dal Trentino con Riserva del Fondatore Fratelli Lunelli e San Leonardo e il Veneto con l’Amarone Quintarelli e Dal Forno, fino all’Abruzzo con il Montepulciano e il Trebbiano Masciarelli e Valentini e la Campania con Montevetrano e Galardi.

Nel capitolo Francia si trova il top lot dell’intero catalogo: una doppia magnum 1990 di Romanée Conti Grand Cru 1990 del Domaine de la Romanée-Conti – raffigurata sulla copertina -, prodotta in pochissimi esemplari e qui proposta a partire da 20.000 euro (lotto 773). “Un lotto davvero introvabile. Se già il cru più prestigioso di questo Domaine è molto raro di per sé nel formato normale, si pensi che di doppie Magnum in Italia se ne importa una ogni decade – commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato Aste Bolaffi -. Inoltre il 1990 è un’annata particolarmente prestigiosa. Interessantissima anche la provenienza del lotto, che dimostra come già negli anni ’90 questo pezzo fosse ritenuto di grandissima importanza e prestigio. La stima 40-60.000 euro è perfettamente in linea con le nostre aspettative e il risultato di questo lotto potrebbe rappresentare la bottiglia singola più cara mai venduta in Italia”. La proposta francese è, inoltre, impreziosita da altre rare etichette della Borgogna come una bottiglia di Echezeaux 1994 di Henri Jayer (lotto 779, 1.500 euro) e vari lotti del Domaine Armand Rousseau. Immancabili poi gli Châteaux di Bordeaux più importanti e gli champagne più blasonati anche in annate storiche: Cristal, Salon e Krug Clos du Mesnil, Dom Pérignon, in particolare Oenotheque, Bollinger R.d. e Belle Epoque.

Chiude il catalogo il capitolo dei distillati e dei vini liquorosi selezionati di concerto con Whisky Club Italia: dal Macallan-Glenlivet 37 Years Old 1937, Gordon&MacPhail (lotto 850, base 2.500 euro), al Cadenhead 1965 nella nota bottiglia “Dumpy” e il Sestante Import del 1973, oltre a lotti di porto, grappe Levi, rum cubani e guatemaltechi e bottiglie di Marc de Bourgogne e Fine Bourgogne del Domaine de la Romanée Conti. Nel giugno scorso sono stati battuti, fra l’altro, una straordinaria verticale di Giacomo Conterno composta da 56 Magnum di Barolo Monfortino Riserva dagli anni 1990 al 2010 (base d’asta complessiva 81.600 euro) nonché lotti di Bruno Giacosa, Giuseppe Rinaldi, Gaja e Bartolo Mascarello con le sue etichette dipinte dal 1985 al 2015 anche in formato magnum. Ma, anche, tre bottiglie di La Tâche del Domaine de la Romanée Conti, annate 1990-1999-2005 (basi dai 3.000 ai 3.500 euro), otto Château d’Yquem del 1959 (base 2.400 euro), numerosi Cheval Blanc del 1967, Lafite-Rothschild del 1967 e Château Margaux del 1966 e diversi lotti di Petrus.