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Scenari

Rivoluzione Terre Moretti: cambio alla presidenza. E arriva Massimo Tuzzi

22 Settembre 2020

di Emanuele Scarci

Terra Moretti cambia governance e al vertice operativo arriva Massimo Tuzzi. Il patron Vittorio Moretti lascia la presidenza alla figlia Francesca e quest’ultima fa posto all’ex top manager di Zonin 1821.

Tutto verrà formalizzato il prossimo 25 settembre, compresa la cooptazione di Tuzzi come amministratore delegato. La notizia del trasferimento di Tuzzi da Zonin a Terra Moretti è stata anticipata da Cronache di Gusto lo scorso 8 giugno (leggi questo articolo). Il nuovo assetto sarà ufficialmente comunicato nella tarda mattinata di oggi. Il fondatore Vittorio Moretti abbandonerà tutte le cariche ufficiali per dedicarsi alla parte tecnica, seguirà i vigneti. Tuzzi, 47 anni, ha lasciato, dopo 15 anni, il gruppo veneto di Gambellara, appena 120 chilometri da Erbusco. Sotto la sua guida, da direttore generale e da ceo, Zonin è passato da 60 milioni di fatturato nel 2015 a oltre 200 nel 2019, con 22 milioni di ebitda consolidati.

Ufficialmente l’operazione che porterà il top manager al vertice di Terra Moretti rientra nel filone della managerializzazione di una società familiare: in realtà si tratta di sciogliere i numerosi nodi degli ultimi anni, esattamente dall’acquisto della maxi tenuta sarda Sella & Mosca. Tuzzi dovrà predisporre un piano industriale che soddisfi tutti gli azionisti.
L’azienda della famiglia Moretti controlla i brand franciacortini Bellavista e Contadi Castaldi. E quelli toscani di Acquagiusta, Petra e Teruzzi. Nel 2016 l’imprenditore bresciano ha rilevato la cantina di Alghero Sella & Mosca per 62 milioni. In partnership con Simest e il fondo Nuo Capital investiment company che fa capo alla famiglia Cheng Pao di Hong Kong. Sella & Mosca è una delle tenute più vaste d’Europa (541 ettari vitati a corpo unico) che produce vini fermi: i rossi Marchese di Villamarina e Cannonau Terre Rare o i bianchi Vermentino di Gallura o lo spumante Torbato. Servono capitali e una strategia adeguata per rilanciare la cantina sarda, operazione che non era riuscita nemmeno al proprietario precedente: il gruppo Campari. Nel 2019 la divisione vino di Terra Moretti ha realizzato ricavi consolidati per 65 milioni (+2,8%), di cui 15 all’export, e un utile netto di circa 5 milioni. Le bottiglie prodotte sono state 8,5 milioni.