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Scenari

Un marchio di qualità per la pasta e il pane siciliani

29 Maggio 2013
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L’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari Dario Cartabellotta ha gettato le basi di un iter affinché si realizzi un sistema di certificazione e gestione della qualità di due degli alimenti cardine della dieta mediterranea attraverso uno specifico disciplinare da sottoporre ai produttori e ai trasformatori di grano duro siciliano.

Il progetto prevede che si realizzi la “Pasta di grano duro di Sicilia – Qualità certificata”, ed uno per il pane denominato “Pane di grano duro di Sicilia – qualità certificata”, coinvolgendo tutti i segmenti della filiera regionale del grano duro.
Il leitmotiv dell'iniziativa sarà che ciascun prodotto e passaggio della filiera dovrà essere realizzato in Sicilia utilizzando materie prime prodotte sul territorio regionale.

“Stiamo definendo i due disciplinari di pane e pasta – afferma Cartabellotta – puntando su un sistema di valori”. Ecco quali: storico–culturali (granaio del mediterraneo, molini in pietra, via del grano); sicurezza alimentare (poca umidità, zero contaminanti, micotossine free); biodiversità dei grani (vecchi e nuovi); culture locali della panificazione (atlante dei pani); fermentazione miste (lieviti naturali); valore salutistico, poiché crescono nella popolazione intolleranza e ipersensibilità.
La denominazione di origine rappresenterebbe un'opportunità per i produttori siciliani di essere ancora più competitivi, grazie ad un prodotto di alta qualità, sui mercati nazionali e internazionali.
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“L'obiettivo dell'iniziativa – conclude l’assessore – è quello di valorizzare i prodotti agricoli orn in Sicily e di trasmettere ai consumatori il valore di un prodotto certificato e garantito da un punto di vista igienico-sanitario che nel caso della pasta significa alto valore nutrizionale (per le proteine) ed elevata sicurezza alimentare: ci sono tutte le condizioni perche la Sicilia torni ad essere il vero granaio d’Europa”.

Francesco Sicilia