Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Usa, lo shutdown rischia di mettere in ginocchio il comparto del vino e della birra

11 Ottobre 2013
beer beer

Lo shutdown rischia di mandare in tilt il mondo della birra e del vino negli Usa.

La mancata intesa sul finanziamento della macchina statale, che tra le sue clamorose conseguenze ha avuto la chiusura della Statua della Libertà di New York o momumenti nazionali come il Yosemite National Park, e mandati a casa tantissimi impiegati del settore pubblico, adesso peserà anche sui due comparti che stanno meglio operando e resistendo. L'amministrazione si è trovata ingolfata a causa del blocco dei fondi, senza risorse per ottemperare ad alcuni importanti e fondamentali servizi. Tra questi l'approvazione obbligatoria, recentemente decisa dal Governo, delle nuove birre e delle nuove ricette da parte dell'Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau. Il fermento birraio statunitense, che vede piccoli produttori e birrifici, al pari dei colleghi brewer dei Paesi vocati del Vecchio Mondo, da sempre dettare stili e firmare vere e proprie icone per i brew lovers, rischia di dovere arrestare parte della produzione, con un effetto domino su distributori e consumatori.

Il disastro si preanniuncia anche per le cantine e l'industria del vino. Molte non vedranno approvate in tempo le loro nuove etichette. Si teme che questo servizio non verrà erogato prima di Natale, il periodo dove si concentra di più la vendita, con il risultato di creare un grande vuoto negli scaffali dei wine shop e delle enoteche. Una frenata brusca e pericolosa per tantissimi produttori, a cui è stato chiesto di attendere fino a quando la situazione di stallo dello shutdown non verrà superata.

C.d.G.