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Vini di Romagna, meno bottiglie nel 2020: "Soffrono i piccoli produttori"

di Emanuele Scarci
Sui vini di Romagna la zampata del covid.
Nel 2020 gli imbottigliamenti sono calati del 7,5% a causa della chiusura dell’Horeca e di un’annata turistica pesantemente condizionata dal virus. Un dato che contrasta con il buon andamento di giganti cooperativi come Caviro e Terre Cevico ma - sottolinea Filiberto Mazzanti, direttore del Consorzio vini di Romagna, “hanno sofferto non tanto i grandi produttori quanto i piccoli, concentrati sul canale della ristorazione. Il prezzo dell’uva invece non ha subìto contrazioni, grazie al colpo d’acceleratore del turismo estivo”. Il Consorzio Vini di Romagna annovera il 60% dei vigneti della regione e associa 114 aziende vitivinicole, di cui 7 cantine cooperative, 5 imbottigliatori e 102 produttori vinificatori. Il 77% della produzione è realizzata in cooperative. L’anno scorso le Doc/Igt del Consorzio hanno imbottigliato circa 95 milioni di bottiglie, di cui solo 92 di Rubicone Igt. Il Romagna Sangiovese Doc rappresenta il vino di maggiore qualità, con 11,5 milioni di bottiglie, in leggero calo sul 2019. In evoluzione anche la Romagna Doc Cagnina con 835 mila bottiglie.
L’ultima vendemmia “è stata buona e giusta – aggiunge Mazzanti - con produzioni quantitativamente un po’ scarse rispetto alla media, ma con uve di qualità. I bianchi hanno sofferto per il grande caldo di agosto, che ha sviluppato un corredo aromatico leggermente sottotono. Fa eccezione l’Albana, che con la sua rusticità ed acidità spiccata ha saputo resistere alle traversie. Per i vitigni rossi c’è stato uno sprint nella maturazione dei vinaccioli e dei tannini prima di arrivare alle gradazioni zuccherine desiderate, portando a raccogliere uve mature, senza appassimenti evidenti, ma solo qualche caso di lieve sovramaturazione”.
Ruenza Santandrea, presidente del Consorzio vini di Romagna, si sofferma sulla promozione permanente. Per la prossima estate, il Consorzio propone iniziative come “Cartoline dalla Romagna” (tour di 100 cantine, con punti culturali d’interesse, 200 ristoranti e 80 botteghe storiche e artigianali) o “Vini ad Arte - Quando l’uva è un capolavoro”, l’evento più importante della Romagna del vino (27-30 agosto) con un percorso che coniuga la conoscenza diretta dei produttori e delle bellezze artistiche e storiche della regione.
Ma nell’agenda del Consorzio c’è anche la promozione all’estero: nel quinto anno di tour in Europa, ci sono quattro tappe fra ottobre e novembre: Amsterdam, Liegi, Copenaghen e Amburgo.
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