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Taormina Gourmet 2022

“Lucido e Catarratto, vi spiego le differenze”: il tasting a Taormina Gourmet 22

23 Ottobre 2022
ph Vincenzo Ganci - Migi Press ph Vincenzo Ganci - Migi Press

di Francesco Pensovecchio

Taormina Gourmet. Terzo e ultimo appuntamento con i vitigni tutelati dal Consorzio vini Doc Sicilia.

La masterclass dal titolo “Sicilia Doc Lucido’s Renaissance, Sicily’s Most Ancient Grape” è stata condotta da Jeff Porter, giornalista ed esperto newyorkese corrispondente per l’Italia del magazine Wine Enthusiast. Il focus: il vitigno a bacca bianca Lucido, più notoriamente conosciuto con il nome di Catarratto. Indispensabile la premessa di Porter, il doppio nome potrebbe inizialmente causare disorientamento nel consumatore non informato. Le ragioni della nuova regolamentazione sono tuttavia molteplici e auspicabili, tanto in chiave commerciale quanto di tutela e riconoscibilità. Va premesso che questo vitigno è di gran lunga la principale cultivar siciliana e si trova in grandi estensioni nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento. Il suo utilizzo è previsto all’interno di numerosi disciplinari a denominazione di origine. Predominante nella seconda metà del XIX secolo nell’area di Marsala, l’estensione vitata complessiva ha subito una parziale contrazione a inizio ’900 a beneficio della varietà Grillo. Nel Registro Nazionale delle varietà di vite si distinguono due distinte cultivar: al numero 58 il Catarratto bianco comune e al numero 59 il Catarratto bianco “lucido”. Otto i diversi biotipi. Due le forme di grappolo, uno compatto, l’atro spargolo. Il nome “lucido”, invece, si riferisce alla lucentezza degli acini. Recenti studi di biologia molecolare hanno inoltre dimostrato che i due biotipi derivano da un’unica varietà e che vi è una probabile parentela con il vitigno veneto Garganega. La degustazione ha offerto 5 etichette.

Doc Sicilia, Miano 2021 – Castellucci Miano
La cantina e le vigne in biologico di questa azienda si trovano a Valledolmo in provincia di Palermo, sulla catena montuosa delle Madonie ad una altitudine compresa tra i 700 e i 900 metri. Gessosi i suoli. La lavorazione avviene interamente in acciaio a temperatura controllata. Il vino rimane sulle fecce fini per 3 mesi. Notevole la componente fruttata. Il colore è giallo paglierino scarico. Il naso è intenso ed espressivo, con note di agrumi, mandarino, e pesca. Finale lungo e piacevolmente fresco.

Doc Sicilia, Benedé 2020 – Alessandro di Camporeale
La cantina e le vigne di questa azienda in biologico si trovano in contrada Mandranova presso Camporeale, a poco più di 30 minuti da Palermo. L’altitudine è tra 400 e 450 mt. slm, i suoli di sabbia e gesso. La lavorazione avviene in acciaio, il vino resta sulle fecce fini per 6 mesi. Segue un affinamento in bottiglia. Di colore paglierino scarico, al naso è delicato e fragrante al tempo stesso. Netti i sentori agrumati di pompelmo e cedro, seguiti da albicocca ed erbe mediterranee. Al palato è bilanciato, fresco e di medio corpo, ottima la beva.

Doc Sicilia, Catarratto del Masso 2021 – Feudo Montoni
Cantina e vigne, in biologico, si trovano presso il comune di Cammarata in provincia di Agrigento, a circa 700 metri di altitudine. La vigna ha oltre 50 anni con allevamento ad alberello. I suoli sono rossi e sabbiosi. La lavorazione avviene in vasche di cemento: le bucce restano a contatto con il mosto per circa ¼ della fermentazione. Segue un affinamento, sempre in cemento e sulle fecce fini, con batonnage, per circa 6 mesi. Il colore è giallo paglierino luminoso. Naso fruttato e marino allo stesso tempo. Al naso fiori bianchi, pesca bianca e rosmarino. In bocca è leggiadro, agile, con una sapidità bilanciata ed elegante. Persistente.

Doc Sicilia, Midor 2021 – Gorghi Tondi
Presso Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, vigne e cantina si trovano a poca distanza dal mare. Il vino, Midor, evoca i nomi di famiglia. Nasce infatti da Michele Sala e Doretta Tumbarello, genitori delle sorelle Annamaria e Clara che oggi conducono l’azienda. Dopo la pressatura soffice, il mosto fermenta in acciaio a temperatura controllata. Il vino affina in acciaio, sulle fecce fini, per 5 mesi. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdi. Al naso spiccano note di agrumi e fiori, tra cui prevale il sambuco. Al gusto è avvolgente, fresco, ricco e persistente. Chiusura leggermente fumé.

Doc Sicilia, Vitese Lucido 2021 – Colomba Bianca
La cantina e le vigne di questa cantina sociale di trovano prevalentemente in provincia di Trapani, in questo caso presso il comune di Vita e Calatafimi-Segesta. I suoli sono in buona parte gessosi, a medio impasto, a 400 metri di altitudine. Il regime è biologico. Alla pressatura soffice segue una chiarificazione statica del mosto. La fermentazione avviene a 16° C con lieviti selezionati. L’affinamento avviene in vasche di acciaio per 5 mesi circa. Il colore è giallo paglierino. Al naso tenui sentori di albicocca e agrumi, così come di erbe aromatiche e rosmarino. Al palato è vivace, fresco, piacevole, appena abboccato per morbidezza. Buon equilibrio.

ALCUNE FOTO (Vincenzo Ganci, Migi Press)