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Scenari

Catania al Cibus: non si fa filiera integrata, siamo ancora fermi agli anni ’60

07 Maggio 2012
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Nel comparto agroalimentare si assiste ancora ad una lenta crescita dal punto di vista della filiera integrata.

“Un sistema ancora fermo agli anni ’60”, così lo ha definito il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania (nella foto) intervenuto oggi al convegno ‘Tornare a crescere – Rilanciare i consumi, sostenere l’internazionalizzazione: le ricette dell’industria alimentare’ durante la prima giornata del Cibus di Parma.

“Non sono stati fatti sforzi importanti per costruire rapporti nuovi che favorissero la crescita di una filiera più integrata, capace di proporsi in maniera più forte perché in grado di programmare volumi e richieste –  ribadisce e assicura -. Sono disponibile ad accompagnare le imprese in un processo che possa far crescere la relazione tra il mondo agricolo e quello industriale, dove gli agricoltori possano contare su delle certezze sia per quanto riguarda il prezzo che i volumi, lavorando a una sostanziale riduzione delle intermediazioni che sottraggono redditività al lavoro agricolo”. Ha parlato poi dell’urgenza di un’azione corale dell’Unione Europea verso politiche più coraggiose. 

Analizzando poi la situazione nell’agroalimentare, il Ministro ha detto: “Voglio essere ottimista, perché il comparto dimostra vitalità. Le imprese dell’agroalimentare hanno la capacità di stare sul mercato e infatti negli ultimi dieci anni hanno registrato delle dinamiche positive sia a livello nazionale che per quanto riguarda l’export”.

Il Ministro Catania ha poi sottolineato: “È importante anche riflettere sul fatto che stiamo uscendo da una fase storica in cui l’agricoltura è stata percepita come un settore residuale e l’agroalimentare non è stato considerato un asset fondamentale sul quale investire. Invece, la realtà che abbiamo di fronte ci dimostra quanto possa essere strategico. Il comparto agroalimentare italiano, è un modello a cui guardare per la sua capacità di essere competitivo a livello mondiale”

“Per quanto riguarda la questione del junk food – ha aggiunto – mi è chiaro che sarebbe un grave errore decidere di introdurre nuove fiscalità a carico del comparto. Ne ho già parlato diffusamente con il Ministro Balduzzi”.

Il Ministro ha inoltre detto che “c’è l’impegno da parte del Governo a cercare delle soluzioni alternative rispetto al previsto aumento dell’Iva che il Governo precedente aveva programmato per l’ultimo trimestre del 2012”.

Per quanto riguarda la riforma della Politica Agricola Comune il Ministro ha quindi sottolineato: “Sto  lavorando con il Ministro Moavero per trovare soluzioni migliori rispetto alla proposta avanzata dalla Commissione europea e credo che in questi mesi sia già stato fatto un grande lavoro”.

C.d.G.