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L'evento

Piatti siciliani rivisitati con il cioccolato, musica e recitazione: il Metate fa il “pieno”

19 Giugno 2015
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da Modica, Manuela Zanni

Nella splendida cornice del teatro naturale panoramico di Cava Pietra Franco, si è svolto il primo Metate Symposium Banquet Show.

Una cena-spettacolo in otto portate che ha avuto come protagonisti principali due delle più singolari personalità della scena gastronomica internazionale: Carmelo Chiaramonte, lo chef modicano errante e recitante e Dominique Persoone il fiammingo maître chocolatier che ha fatto del cioccolato, declinato in milleunmodo, il suo goloso biglietto da visita.
L’incantevole scenario della città di Modica, parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, ha fatto il resto valorizzando un evento gastronomico e spettacolare unico nel suo genere.

Con il termine “sinestesia” si definisce un fenomeno sensoriale e percettivo, che indica una “contaminazione” dei sensi nella percezione. Si fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita non come evento sensoriale distinto bensì convivente con uno o più sensi. Nella sua forma più blanda è presente in molti individui, spesso dovuta al fatto che i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata dagli altri. Ebbene, se la sinestesia è tutto questo, il Metate Symposium Banquet Show può certamente essere definito uno spettacolo sinestetico poiché i numerosi spettatori hanno ricevuto contemporaneamente stimoli visivi, olfattivi, gustativi e uditivi durante l’intero svolgimento dell’evento avendo la possibilità di entrare in una dimensione “altra” che è data dalla “summa” delle singole percezioni.

Leit motiv della serata, nata da un’idea del regista Pierandrea Casati, è stato la tradizione del cioccolato artigianale preparato a freddo alla maniera degli aztechi, e da qui i due chef istrionici, hanno ideato una cena imperniata sulla commistione del cacao con la cucina siciliana, declinata nelle sue più inusuali sfumature. Mentre abbinamenti tanto insoliti quanto accattivanti solleticavano il palato e l’olfatto, la vista e l’udito sono stati rapiti da uno spettacolo teatrale e musicale che ha celebrato gli antichissimi rituali mesoamericani legati alla fava di cacao e alla sua lavorazione e, più in generale, ai ritmi dell’uomo e della natura. Persoone e Chiaramonte hanno intrattenuto il pubblico coadiuvati dal noto maestro del tamburo a cornice Alfio Antico, dai Talèh di Vincent Migliorisi, dal chitarrista Paolo Traverso e Puccio Castrogiovanni.

Sul palco di Cava di Pietra Franco sono saliti insieme a loro Marco Blanco, ricercatore esperto della storia di cacao e cioccolato, u ciucculattaru Luigi Baglieri, ultimo cioccolatiere ambulante d'Europa, che ha mostrato in diretta l’antica preparazione della cioccolata, Margherita, mamma di Carmelo Chiaramonte, che ha preparato i pani nuziali necessari per la buona riuscita dei matrimoni, Franco Ruta erede dell’antica cioccolatteria Bonajuto, la cui collaborazione è stata fondamentale per la realizzazione dell’evento, che ha letto l’antica ricetta del cioccolato al gelsomino.

Foglie di menta al mojito e cioccolato bianco “sospesi” su  un giaciglio di foglie e pigne, caponata di ortaggi barocca in salsa al cioccolato, verticale di praline al cioccolato ripiene di salsa di soia, chili, lime, gelsomino e rosa, budino di riso con gelato al sakè, sono state solo alcune delle pietanze che hanno affascinato gli ospiti durante la cena sinestetica, il tutto magistralmente accompagnato dai vini provenienti dalla Cantina de Bartoli, con particolare menzione del Marsala Superiore 10 Anni e del Marsala liquoroso Vigna La Miccia.

Straordinariamente intenso e coinvolgente il gran finale, nel quale una danza ancestrale compiuta da Amalia Borsellino ha scandito il ciclo di nascita, morte e rinascita della madre terra al ritmo della battitura del cacao scandita da tutti protagonisti di Chocolatl, il sangue degli dei, i riunitisi per un ultimo rituale collettivo e magistralmente orchestrati da Chiaramonte e Persoone. A proposito, se chiedete a Dominique cos’è per lui il cioccolato vi risponderà semplicemente: “Chocolate is rock and roll”. 

Alcuni dei piatti proposti
 


(budino di riso con gelato al sakè)


(verticale di praline al cioccolato ripiene di salsa di soia, chili, lime, gelsomino e rosa)


(caponata di ortaggi barocca in salsa al cioccolato)


(Foglie di menta al mojito e cioccolato bianco “sospesi” su  un giaciglio di foglie e pigne)