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Scenari

Spezie, che passione! E accanto alle classiche spuntano quelle “esotiche”

04 Maggio 2023
Operai al lavoro presso lo stabilimento di spezie Cannamela Operai al lavoro presso lo stabilimento di spezie Cannamela

In cucina? Mai senza spezie e aromi per 2 italiani su 3. Nel 2022 i consumi in Italia sono cresciuti fino a tornare ai livelli pre-Covid, con vendite a volume pari a quasi 97 milioni di confezioni per un mercato che vale oltre 157 milioni di euro. In media gli italiani acquistano 5,7 confezioni all’anno tra spezie e aromi, in linea con il 2020, che era stato un anno particolarmente positivo per il settore. Ma quali sono le spezie e le erbe aromatiche preferite dagli italiani? A tavola il rosmarino e il pepe nero la fanno da padroni e battono il prezzemolo e il peperoncino, ma si fa sempre più strada la voglia di sapori esotici, con ingredienti come lemongrass e cardamomo pronti a entrare nei nostri piatti, spinti anche dal successo di tanti programmi Tv. Insomma, spezie e aromi piacciono a tutti, soprattutto alla Gen Z (il 64% dei più giovani dichiara di usarli abbastanza spesso e il 16% sempre). Sono questi alcuni dei dati dell’indagine “Gli italiani, le spezie e le erbe aromatiche”, condotta da AstraRicerche per Cannamela, brand di Gruppo Montenegro. Uno studio realizzato in occasione della 40esima edizione di MacFrut – fiera internazionale dell’ortofrutta in programma fino al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre.

Negli ultimi 5 anni l’uso di spezie ed erbe aromatiche è cresciuto molto tra gli italiani (il 65,5% degli intervistati dichiara di usarle più di prima). E se nei primi tre posti delle spezie più usate troviamo pepe nero, peperoncino e zafferano, nella classifica delle erbe aromatiche vince un trittico tipico della nostra cultura mediterranea: rosmarino, prezzemolo e basilico. Ma cresce, in parallelo, la voglia di sapori esotici: cardamomo, paprika affumicata, curry, pepe rosa e curcuma per quel che riguarda le spezie; lemongrass, coriandolo, dragoncello, ginepro e cumino per quel che riguarda le erbe aromatiche sono i rispettivi cinque trend del futuro. “La ricerca offre una panoramica molto interessante sul modo in cui cambiano i gusti degli italiani. Se oggi – afferma Fausta Fiumi, Marketing & New Business Director di Cannamela – si conferma la passione per sapori più tipicamente mediterranei, cresce al contempo la predilezione per sapori più esotici. Altro dato significativo è quello sui driver di acquisto di spezie e aromi. Rispetto al passato notiamo infatti una maggiore sensibilità per qualità e certificazione delle materie prime. A guidare le scelte di acquisto sono in primo luogo prezzo (40,2%) e provenienza delle materie prime (38,7%). Ma quasi un intervistato su tre tiene conto anche della qualità e della certificazione delle materie prime (31,4%) e metodo di produzione (30,5%).

LA GEN Z TRA GLI USER PIÙ FREQUENTI

I dati dello studio AstraRicerche-Cannamela confermano che gli italiani in cucina non rinunciano all’utilizzo di spezie e di erbe aromatiche: il 23,7% del campione intervistato, in particolare donne (29%) e 25-34enni (32%), afferma di utilizzarle sempre, ogni giorno. A questi si aggiunge il 58,1% che se ne serve abbastanza spesso, quasi ogni giorno. In questo caso, i più interessanti sono i 18-24enni, quindi la Gen Z, con il 64%, e i single (63%), rispettivamente user che scelgono i prodotti in base alla qualità e alle materie prime (64%). Ma perché portiamo così tante spezie e aromi a tavola? Il primo motivo in assoluto è “dare più sapore, più carattere al piatto”, secondo il 67,6% degli intervistati (in particolare donne, 73%). A seguire, per oltre 1 intervistato su 3, questi ingredienti danno la possibilità di sperimentare e di soddisfare la propria curiosità creando nuovi abbinamenti di sapori. Conta poi anche il fattore salute. Questi ingredienti, infatti, aiutano a realizzare una cucina più sana, che impiega meno sale (30% del campione, soprattutto donne, che arrivano al 34%).

DAL PEPE ROSA AL CURRY “PARTICOLARE”: ITALIANI SEMPRE PIÙ PROPENSI A SPERIMENTARE
Quando si parla di spezie e aromi sono due i concetti principali che emergono dalla ricerca: tradizione e sperimentazione. Se da una parte la spezia più usata in assoluto resta il “classico” pepe nero (79,6% del campione), grande è l’interesse degli italiani per le altre tipologie di questa spezia, come il pepe rosa, oggi scelto da 1 italiano su 4 e con un 22,4% del campione che si dice intenzionato a provarlo. Stesso discorso per la paprika affumicata: usata oggi dal 16,9% degli intervistati e con un 24,1% intenzionato a impiegarla nelle proprie ricette. Nella metà alta della classifica di utilizzo spicca, inoltre, la curcuma: ne fanno uso in cucina circa 2 italiani su 5 (41,6%) e ben il 20,6% degli intervistati si dice intenzionato a utilizzarla in futuro. C’è poi il curry nella versione “classica” che viene impiegato nelle ricette del 40,2% del campione. A generare, in particolare, grande interesse sono il curry di Madras, quello inglese e quello thailandese. Fanalino di coda per l’utilizzo attuale è infine il cardamomo, che genera però grande curiosità con ben 1 intervistato su 4 (24,6%) che lo vorrebbe provare in futuro. Vi sono poi una serie di erbe che hanno un impiego più contenuto (si va da circa il 24% della maggiorana all’8% del dragoncello) ma che spiccano per forte interesse, con 2 o 3 intervistati su 10 intenzionati a introdurle nelle proprie ricette: tra queste, vi sono coriandolo, cumino, ginepro, lemongrass, dragoncello.