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Scenari

“Vignaioli critici”, anche la Fivi aderisce alla raccolta firme: “C’è un malcontento diffuso”

28 Marzo 2017
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(Matilde Poggi)

Sempre più gli attestati di stima, vicinanza e solidarietà alla protesta dei cosiddetti “Vignaioli critici”, i 500 vigneron italiani che hanno “alzato la voce” e scritto al ministro Maurizio Martina per chiedere una sburocratizzazione del sistema e tutelare le piccole realtà italiane (leggi qui, qui e qui).

L'ultima, in ordine di tempo, a sostenre questa “battaglia” è la Fivi, la federazione italiana dei vignaioli indipendenti, presieduta da Matilde Poggi che ha inviato una nota per dire la sua sulla vicenda: “Conosciamo i problemi – si legge – e riconosciamo la gravità della situazione tant'è che ci siamo prodigati per riscrivere e aggiornare il dossier burocrazia che verrà ripresentato a breve, non appena messo a punto. La Fivi conosce la gravità del momento, tant'è che già molti mesi fa ha fatto rimostranze al Ministero competente non riuscendo nei tempi sperati a finalizzare l'obiettivo, ma è anche grazie alla posizione Fivi che si è ottenuta la proroga in essere. Al momento attuale riteniamo che tutte le pressioni della base uscite in quest'ultimo periodo siano da leggere in chiave positiva, tanto che diversi soci Fivi hanno firmato la lettera dei contadini critici al Ministro, e riconosciamo loro di aver espresso un malcontento comune diffuso tra i vignaioli. In particolar modo riguardo al peso della burocrazia e ai cambiamenti che, aggiungendosi agli obblighi già presenti, non ne sostituiscono o semplificano alcuno”.

C.d.G.