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Cosa bevo

Dieci birre per affrontare la quarantena forzata-4: Slurp di Soralamà

22 Marzo 2020
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di Andrea Camaschella

Ci sono tante birre che, in questi giorni, mi tornano in mente e, complice la forzata immobilità, cerco di mettere ordine fra le mille che mi vengono in testa. 

Una di queste è la Slurp del Birrificio Soralamà che fortunatamente ha un sito e-commerce attivo da tempo ed è in grado di riempire il frigorifero (e volendo pure la cantina) con le sue birre. Il birrificio è nato nel 2004 come costola dell’azienda di Davide Zingarelli che produce impianti per birra, Simatec. Nel 2011 Davide ha coinvolto nella società del birrificio Gianluca Poggio e Enrique Jiménez González. Un trio esplosivo nel miglior senso possibile, dove ognuno porta le proprie competenze nella sconosciuta ai più Vaie (sotto il monte San Michele, in Val di Susa). E’ passato tanto tempo da quando, come un fulmine a ciel sereno, la Slurp di Soralamà si portò a casa l’oro a Birra dell’Anno: più o meno il tempo che mi pare di essere recluso in casa, 8 anni. Ricordo che in giuria ci chiedevamo, finiti gli assaggi, quale birra fosse e lo scoprimmo solo il giorno dopo, alla premiazione. L’anno seguente si era più preparati, quando sfiorò il bis arrivando all’argento. Di premi e riconoscimenti ne avanza parecchi oggi.

All’epoca il birraio era Enrico “Chicco” Ponza che collaborava con il birraio di oggi, Lorenzo Turco, credo che di mezzo ci fosse anche Riccardo Miscioscia (il birraio della Piazza dei Mestieri). Chi l’ha fatta e chi l’ha pensata poco importa, resta una gran birra, nella quale l’acqua di Vaie “canta” sui luppoli e in ogni caso i tre citati restano dei gran birrai. Da allora è cambiata l’etichetta, ha perso il punto esclamativo dopo il nome e a memoria (gustativa) direi che è cambiata lievemente la ricetta, soprattutto nel modo e nei tempi di usare il luppolo. Oggi è più elegante, al passo coi tempi.

La presentazione è da fuoriclasse, giallo paglierino, limpida con cappello di schiuma bianca a grana finissima, pare un top di panna. I profumi evidenziano il fruttato del Cascade, arancia e pompelmo, contornato da sentori erbacei e di panificato, un lievissimo miele. Un insieme fresco e invitante. In bocca mantiene tutta la promessa di freschezza, entra dolce esce secca e amara, anche se in realtà bisogna concentrarsi per cogliere i passaggi, tanto sono lievi e coordinati. Finale corto, da stile, erbaceo e lieve pompelmo. Tanto lontana da una Pils tedesca per idea e realizzazione, tanto simile a una Pils per la piacevole e rapida bevuta. Per ordinarla basta andare sul sito del birrificio>, scegliere le birre, aggiungerle al carrello e poi approfittare dello sconto del 30% che il birrificio riconosce ai clienti privati che usano, al check-out, il codice “bevoacasa”.

Slurp
Soralamà
Grado alcolico: 4,8 %
Stile: Italian Pils

Soralamà
Via Nazionale, 14 strada statale 25, km 32,5 – Vaie (To)
T. 011 9631977
info@soralama.it

1 – Signorina Silvani di Ofelia> 

2 – Hauria di Croce di Malto>

3 – James Blonde di Birra 120>