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L’essenza dell’Etna a Borgo Santo Spirito: tra verdure e pistacchi, vince la tradizione

05 Marzo 2020
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L’Etna si rivela sempre più oltre che ad un giacimento nascosto della cultura del vino, un enorme serbatoio di cultura gastronomica.

Spesso riscoperto da volenterosi giovani che danno fondo alle loro conoscenze della tradizione, arricchendole delle loro più recenti esperienze, per offrire al turista curioso, preparazioni di notevole interesse gastronomico, con radicamento storico nei pendiii del Vulcano. Claudio Spartà a Borgo Santo Spirito a qualche chilometro da Randazzo, in una vera e propria alcova, indicatissima per romantiche escursioni, vi ospitarà “avvolgendovi” con gli odori della sua cucina vulcanica, caratterizzata prevalentemente da ingredienti locali, reperiti direttamente o da vari piccolissimi fornitori “domestici” della “Costa d’oro dell’Etna” (cioè il lato nord). Abbiamo avuto l’opportunità di provare un pranzo qui. Il menu è stato accompagnato da due vini delle Cantine Nibali.

(Bruschetta di guanciale – Borgo Santo Spirito)

Si comincia con gli antipasti: Bruschetta di guanciale, Peperoncini ripieni di acciughe, Frittelle di erbe selvatiche dell’Etna e Polpette di maiale al sugo della domenica: un monumento al ricordo della maggior parte delle famiglie etnee.

(Il tris di pasta – Borgo Santo Spirito)

Poi Tris di pasta: maltagliati di rapa rossa con i funghi, panzerotti al pistacchio e bavette al tartufo nero ibleo con granella di nocciole dell’Etna.

(Involtini i vitello al pistacchio – Borgo Santo Spirito)

A seguire i secondi: Involtini di vitello alla brace al pistacchio: una soluzione innovativa per il classico piatto di lusso delle cucine etnee; Stinco di maiale fresco (non precotto) stufato con verdure dell’Etna, con una cottura perfetta e una selezione di erbe veramente interessante; Filetto di maiale nero dei Nebrodi con ribes rosso dell’Etna: un piatto innovativo di una tradizione etnea ancestrale dell’uso di frutta selvatica nei piatti salati; Cotoletta fritta di agnello selvatico dei Peloritani, per me un delizioso piatto del ricordo dei miei monti dell’infanzia.

(Crostata di pistacchio – Borgo Santo Spirito)

Infine i dolci: crostata integrale di pistacchio di Bronte nel quale la dolcezza è quasi totalmente affidata al prezioso frutto etneo; tiramisù etneo, in cui la bagna è fatta grazie all’utilizzo dei primi chicchi di caffè coltivato in provincia di Catania.

Enzo Raneri

Borgo Santo Spirito
contrada Guardiola – Passopisciaro, Castiglione di Sicilia (Ct)
t. 340 1828816
www.borgosantospirito.wordpress.com
Aperto tutti i giorni
Ferie: mai
Cartedi credito: tutte
Pacheggio: sì