Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il personaggio

Giovane e determinata, il nuovo presidente Mtv Toscana: “Promuovere il territorio guardando prima di tutto alle esigenze del turista”

13 Giugno 2013
violante violante

Largo ai giovani.

L’enoturismo è  il comparto che può accogliere fresco know how e risorse che attualmente e letteralmente sono in fuga, che può fermare questa emorragia di talenti inespressi. Si prenda allora nota di quanto ci riferisce la presidente, neo eletta, del Movimento Turismo del Vino Toscana. Il suo punto di vista è quello di una ragazza che ha scelto di investire il suo futuro nel vino e che vuole lottare per valorizzare l’Italia in cui è nata. E’ figlia d’arte e  si occupa di mercato estero. Il suo dna porta dentro parte della storia del vino della Toscana e anche la storia stessa del Movimento Turismo de Vino, sua mamma Donatella Cinelli Colombini ne è stata la fondatrice.  Violante Gardini, a breve compirà 29 anni, lavora nell'azienda di famiglia e adesso seguirà dalla cabina di regia il progetto di promozione per la sua regione, secondo il format Mtv che lega territorio, vino, risorse culturali e tradizioni. Con tanta voglia di fare ed entusiasmo, con pura energia determinata e propulsiva, si è messa subito all’opera pochi minuti dopo “l’investitura”. L’abbiamo raggiunta al telefono mentre sta terminando i preparativi per Bordeaux, diretta al Vinexpo.

Con quale spirito cominci questa nuova avventura all’interno del Movimento Turismo del Vino?
“Con voglia di fare. Ce n’è tanta. In verità mi sono attivata subito. Ho la fortuna di avere un direttivo giovane che opera in tutta la toscana. Abbiamo fatto sì che ogni componente possa parlare di ogni parte e aspetto di essa e fare un report delle varie esigenze che ci sono in ogni settore. C’è chi viene dal turismo, chi dal commerciale, tutti da diversissime realtà. Io non voglio fare la presidente, ma riuscire a mettere insieme le idee di tutti, dare nuova energia alla Toscana. Dopo l’elezione ho voluto che ci riunissimo subito per mettere le basi per le prossime settimane, cominciando prima di tutto dal web. Abbiamo già buttato idee e ne verranno altre”.
 
Quale sarà il tuo primo passo?
“E’ vicino l’appuntamento con Calici di Stelle, in quell’occasione vogliamo dare una scossa, con tante iniziative e attività. Quello che vorremmo fare come Movimento è far capire alle cantine che l'enoturismo rappresenta una grande opportunità, e per esempio,  la formula di Calici è il modo migliore per portare in cantina i turisti che si riversano in questo periodo in Toscana. Ma la cosa importante è che il vino e il suo mondo vadano comunicati con iniziative divertenti. Il vino non si può spiegare solo dal punto di vista della tecnica o della produzione, è prima di tutto una passione, è amicizia, è tutto quello che ti può dare una realtà oltre al prodotto stesso. E questi eventi devono essere la vetrina per comunicare tutto questo. Con Calici di Stelle, di concerto con Città del Vino, si può comunicare che proprio la città è il motore per raccogliere i turisti da portare poi nelle vigne e in cantina”.  
 
Il tuo motto o tua filosofia.
“L’unione fa la forza. Per esempio, l’elezione l’ho vissuta come elezione del direttivo. Appena finita l’assemblea abbiamo voluto fare un aperitivo, con la voglia di stare insieme e di confrontarci su come sfruttare la potenza della Toscana, sul modo migliore di promuoverla. Si deve fare sistema. Riporto un esempio. Quando siamo in fiera abbiamo ognuno il proprio stand.  All’ultimo evento a cui ho partecipato ad Hong Kong  la Francia occupava la parte superiore del salone con lo stesso colore e con la bandiera francese,  noi produttori italiani invece avevamo stand magari più belli ma non con una immagine coordinata. Se accade che un cinese interessato ai nostri vini, che magari e logicamente non ricorda le nostre denominazioni , arrivi a confondersi sull’origine territoriale quello è solo colpa nostra.  Bisogna presentarsi con una immagine forte italiana. E poi operare non in termini di concorrenza, anche se quella sana può starci, ma fare le cose bene e da cui tutti possano trarre benefici”.

In Italia ci sono esempi virtuosi in fatto di promozione e comunicazione forte e coerente?
“Il Movimento stesso è un esempio. Dal nuovo sito di Mtv Italia si accede benissimo a tutti i dati di tutti soci italiani, è vero che ci sono poi i singoli siti, ma già da quello nazionale un turista può trovare le informazioni e i recapiti che vuole. Non si può impostare un lavoro pensando solo alle esigenze della singola cantina, ma guardare a cosa interessa al cliente, capire le loro esigenze. Bisogna rispondere alle esigenze di mercato.  Le nostre cantine sono tra le più organizzate, se solo riuscissero ad unirsi, ad organizzarsi per ricevere i clienti, abbiamo un bacino di turisti e wine lover di gran lunga superiore a tanti altri posti. Lo si può fare.  E poi non si può pensare che siano i turisti a venire da noi, noi invece abbiamo il dovere di andare da loro e cercare di accoglierli nel migliore dei modi”.

Modelli a cui ti ispiri o da prendere come riferimento?
“La Napa Valley, l’Alsazia e anche il Consorzio del Brunello di Montalcino. Ha promosso iniziative importantissime per valorizzare all’estero il Brunello e il territorio”.

Cosa è stata la prima cosa che ti ha detto tua mamma una volta eletta presidente?
“Adesso devi trovare nuovi soci, prima ce ne erano di più. (riferisce ridendo Violante per sottolineare lo sprone della madre). In verità mi ha detto che bisogna guardare al cliente, senza mai anteporre l’io, non imponendo quello che offriamo noi, ma capire cosa a lui piacerebbe”.

Senti il peso della sua presenza nel tuo lavoro di ogni giorno?
“No, in azienda siamo unitissimi. Certo sento una responsabilità, anche adesso con questa nuova carica, ho comunque sempre una mamma che ha fatto tanto. Ma devo dire che mi hanno sempre lasciata libera i miei genitori. Anzi non hanno mai fatto alcuna pressione sulle mie scelte. Ho deciso di lavorare nel vino per pura passione, anche se in parte ha inciso ovviamente la storia della mia famiglia”.
 
C’è la crisi e i giovani sono coloro che ne stanno pagando di più le conseguenze, pensi che il settore del vino e dell’agroalimentare possano dare realmente uno sbocco?
“Si e perché proprio in questo settore c’è passione. Ne vedo tanta e in ogni aspetto, dalla terra alla tavola passando per le fiere a cui bisogna presenziare, per gli studi sulle tecniche di produzione migliori, le università dove si mettono a punto metodi per garantire al prodotto altissima qualità, per tutto quello che concerne il web. Dietro all’agroalimentare c’è passione, e quindi c’è tutto, ci sono le possibilità”.

Cosa senti di dire ai tuoi coetanei?
“Un futuro in Italia c’è. Ragazzi ascoltate le vostre passioni, cercate di migliorare sempre, questo vi porterà a trovare la via che vi darà più soddisfazione”. 

Manuela Laiacona