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Il premio

Cantina Milazzo, pieno di medaglie a Bruxelles: è la più premiata tra le aziende italiane

15 Maggio 2016
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L’azienda di Campobello torna dal Concours con 14 riconoscimenti


(Giuseppe Notarbartolo, Giuseppe Milazzo, Giuseppina Milazzo e Saverio Lo Leggio)

di Gianni Paternò

Un vero e proprio pieno di medaglie per la cantina Milazzo di Campobello di Licata in provincia di Agrigento che rientra dal Concous Mondial (in questo articolo puoi leggere il dettaglio) con ben 14 riconoscimenti.

E ci vuole un bel coraggio unito ad una strenua consapevolezza del proprio lavoro per continuare a partecipare al Concorso dopo essere stati negli anni precedenti la cantina più medagliata in assoluto. Merito di una famiglia che con passione, dedizione e competenza si dedica a produrre al meglio nei suoi 75 ettari di vigneti. Il capostipite di questa super premiata cantina, anche in altri importanti concorsi vinicoli, è Giuseppe Milazzo, uno degli attori della nascita del vino di qualità nell’isola che ha iniziato questa gloriosa opera alla fine degli anni ‘70, uno che dopo averla creata e portata ai grandi successi ha lasciato lo scettro alla figlia Giuseppina e al genero Saverio Lo Leggio dando anche un giusto rilievo ed un plauso all’enologo Emanuele Notarbartolo.

Un gioco di squadra che ha saputo valorizzare le qualità di questa terra assolata, riuscendole a farle apprezzare dalle giurie dei molti concorsi a cui partecipano e cosa più importante ai tantissimi estimatori e consumatori dei loro vini.
Ma i vini Milazzo non compaiono nelle guide ed il motivo per cui la cantina ha deciso di non inviare i propri vini ai redattori delle guide lo spiega Saverio Lo Leggio: “Quando in cantina facciamo le selezioni dei vini ed dei blend li assaggiamo alla cieca proprio per essere scevri da ogni forma di condizionamento. Quindi siamo più confortati dai giudizi, anche se fossero negativi, provenienti da giurie internazionali che in un blind taste possono essere più obiettivi”.
Quest’anno al Concorso Mondiale di Bruxelles, Milazzo è stata la cantina più premiata d’Italia e la seconda al mondo, superata dalla portoghese Casa Santos Lima, ottenendo una Gran medaglia d’oro con il Castello Svevo 2013, un rosso quasi tutto di nero d’Avola che inaspettatamente è addirittura il loro entry level che non fa legno ma alcuni anni in acciaio ed in vetro e che è inoltre biologico; 6 medaglie d’oro con Maria Costanza, nero d’Avola biologico, nelle annate 2011 e 2012, con gli chardonnay ed insolia: Maria Costanza Bianco 2015 biologico, Selezione di Famiglia Bianco 2010 e 2008, Terra della Baronia 2015 catarratto biologico; 7 medaglie d’argento con gli insolia e chardonnay biologici: Terra della Baronia Rosato 2015, Selezione di Famiglia Bianco 2013 e 2014, Castello Svevo Bianco 2015 insolia e catarratto bio, i rossi con Fancello, nero D’Avola bio 2012 e 2013, Duca di Montalbo, Nero d’Avola e Nerello Cappuccio, 2004 e addirittura 2002.

“Ci piace continuare a sfidarci nei concorsi internazionali autorevoli – aggiunge Giuseppina Milazzo –  perchè riteniamo che le medaglie, specie del metallo più prezioso, siano un importante biglietto da visita per presentarsi nel difficile mondo del vino e perchè i concorsi costituiscono un necessario mezzo di confronto con quello che fanno gli altri in un campo ormai globalizzato ed invaso dai prodotti di tante nazioni”.

La cantina Milazzo quest’anno è riuscita a superare le 2 Gran Oro, 3 Oro e 7 Argento del 2015 nonchè le 5 Oro e 4 Argento del 2014, a dimostrazione di un’attività sempre in costante crescita qualitativa e di un intenso impegno a non cullarsi sugli allori ma anzi a continuare a produrre vini che piacciano e che si vendano al giusto prezzo.