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Il prodotto

Siccagno, dalla pianta alla bottiglia: la cooperativa Rinascita narra il processo

06 Agosto 2020
pomodoro_siccagno pomodoro_siccagno

di Stefania Petrotta

Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa (leggi qui), è iniziata ufficialmente la raccolta del pomodoro Siccagno a Sclafani Bagni, in provincia di Palermo.

Ci troviamo presso la Cooperativa Rinascita che ha organizzato una giornata dedicata al prodotto, dal convegno alla degustazione, dalla raccolta in campo alla visita dello stabilimento con tanto di lavorazione in corso.

Tante le personalità che si sono avvicendate sul palco come relatori: (da sinistra) Santo Inguaggiato, presidente del Gal Isc Madonie; Filippo Parrino, presidente della Legacoop Sicilia; Angelo Conti, sindaco di Valledolmo; Monsignor Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù; Calogero Andolina socio fondatore della Cooperativa Rinascita; Vincenzo Pisa, presidente Cooperativa Rinascita; Alessandro Ficile, presidente Sosvima.

Insieme a loro alcuni tra i soci della cooperativa: (da sinistra) Nicola Lupo, Domenico Panepinto, Antonino Pisa, Calogero Muscarella, Rosolino Borzillieri, Giuseppe Marciante Vescovo di Cefalù, Calogero Andolina (socio fondatore), Vincenzo Pisa (presidente), Rosa Pisa, Nicola Calabrese e Vittorio Lo Mauro.

Durante il convegno è stato ricordato il socio fondatore Vincenzo Pisa, nonno dell’attuale presidente, scomparso lo scorso 21 aprile, attraverso la consegna di una targa commemorativa alla vedova. Per l’occasione è stata prodotta una tiratura limitata di 3.000 bottiglie di passata di pomodoro siccagno. Le bottiglie, di cui una parte è stata distribuita il giorno stesso ai partecipanti all’evento, riportano nell’etichetta una frase dello scomparso Pisa e saranno regalate dalla cooperativa ai propri collaboratori e sostenitori.

Interessante la visita allo stabilimento durante la quale è stato mostrato l’intero processo di produzione in diretta. Il pomodoro viene lavato, selezionato manualmente, privato della buccia e dell’acqua in eccesso, triturato, setacciato, concentrato a 55 gradi al fine di mantenere intatte le proprietà organolettiche, pastorizzato con il fine esclusivo di donargli maggiore stabilità ai fini commerciali, ma comunque senza l’uso di additivi, conservanti e sale. Infine viene imbottigliato e stoccato.

Alla “festa” hanno partecipato anche alcuni tra i pizzaioli più rinomati della regione che utilizzano il prodotto nelle loro preparazioni (nella foto, da sinistra: Vincenzo Pisa (presidente Cooperativa Rinascita), Filippo Sorce (Sitàri – Agrigento), Pierangelo Chifari (Archestrato di Gela – Palermo), Antonino D’Agostino (titolare D?agò – Eccelsi Cibi e proprietario del marchio Rosso Siculo), Claudio Maucieri (Capriccio – Ispica), Giorgio Sorce (Sitàri – Agrigento), Friedi Schmuck (Piano B – Siracusa), Cosimo e Calogero Gervasi (Antico Mulino – Vallelunga)