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L'evento

I 20 anni del frantoio Gullo: “Il nostro olio delle Terre senz’acqua”

04 Novembre 2015
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Vent’anni e non sentirli. Il frantoio Gullo porta avanti con passione la mission dei fratelli , Domenico ed Epifanio, che hanno presentato a Milano la nuova annata di produzione di olio.

L'azienda Gullo è situata nel comune di Aliminusa, in provincia di Palermo ed è posta a circa 450 metri sul livello del mare nella Valle del Torto, in una zona collinare inserita nelle basse Madonie. La posizione ed il clima sono ideali per la coltivazione dell'olivo. Le cultivar più diffuse e caratteristiche di questo territorio sono Biancolilla e Ogliarola messinese. Il Frantoio nasce nel 1995 ed è gestito da giovani imprenditori molto legati a questa terra e con una grande passione per l'olivicoltura. Il nome dell'olio “Terre senz'acqua” ricorda proprio le caratteristiche del paese che gli Arabi, all'origine, hanno chiamato Armish, dal quale deriva proprio il nome Aliminusa. In lingua araba Armish significa “valle senz'acqua” ed è proprio da questa assenza che dalle olive si ricava un olio pregiatissimo. La produzione 2015 è caratterizzata da particolari parametri chimici-organolettici di eccellenza.

L'obiettivo dell'azienda Gullo è quello di porre in commercio un olio d'oliva extravergine che possa soddisfare le esigenze dei consumatori attenti alla genuinità ed in grado di apprezzare la qualità di questo eccellente prodotto. “La nostra è una azienda che cerca di far vivere e di far conoscere alle nuove generazioni le bellezze naturali del nostro paesaggio rurale, ma anche la bontà e genuinità dei prodotti agroalimentari che si coltivano nel territorio – spiega Epifanio – la nostra economia agricola, grazie ai sacrifici dei nostri avi, fino oggi ci ha consentito di vivere una vita di grande qualità sotto l'aspetto umano e culturale. Oggi, purtroppo, a causa del basso reddito procurato dai prodotti agricoli si tende all'abbandono dei campi, dimenticando le fatiche dei nostri avi ma soprattutto rischiando di perdere una grande opportunità di crescita economica, in un periodo in cui l'industria italiana sta mostrando tutti i propri limiti. Cerchiamo di mantenere in coltura tutto ciò che abbiamo e, anzi, vogliamo migliorare la produzione fin dove è possibile, promuovendo in maniera seria i nostri prodotti agricoli”.

Manuela Zanni