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L'evento

Sicilia en Primeur, la presentazione a Palermo

13 Aprile 2012


da sinistra Dario Cartabellotta, Marino Breganze, Fabrizio Carrera,
Antonio Rallo e Maria Galante

Sessanta giornalisti da quattro continenti. Degustazioni dei vini di ventotto aziende. Duecento etichette da assaggiare presso la Città del Gusto di Catania nello spazio gestito dal Gambero Rosso aperta al pubblico degli appassionati.

E ancora: una cena di gala sabato 21 per i partecipanti. Mancano ormai pochi giorni all’avvio di Sicilia en Primeur, la manifestazione giunta ormai alla nona edizione che quest’anno, com’è noto, si terrà sull’Etna. Dopo Verona anche Palermo ha ospitato una presentazione presso i locali della direzione generale di Banca Nuova, main sponsor dell’evento. Sicilia en Primeur, come sanno gli addetti ai lavori, è una manifestazione che coinvolge giornalisti da tutto il mondo che vengono a conoscere di persona territori e aziende, paesaggi e vini dell’Isola.

Durante la presentazione della manifestazione vari interventi. Sull’importanza del vino come punta di diamante della Sicilia interviene Antonio Rallo, presidente di Assovini, che mette in evidenza come la nostra regione sia un punto di riferimento, soprattutto per la stampa estera. “ Quest’anno abbiamo organizzato Sicilia en Primeur – dice- per far conoscere un territorio particolare ed interessante ovvero quello dell’Etna con tutti i prodotti che lo caratterizzano”. E dando qualche anticipazione, parla dell’intervento di domenica 22 del professor Attilio Scienza, che mostrerà i risultati di alcuni studi interessanti su vitigni antichissimi, così detti ‘reliquia’: una ricerca attraverso il passato che consentirà di ampliare la già consolidata diversità del vitigno siciliano.

Anche Dario Cartabellotta, direttore dell’IRVOS, Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, parla del comparto vitivinicolo come il più rappresentativo di una Sicilia che parla, che conta. “In un mondo che si omologa sempre più- afferma- la Sicilia sta diventando lo scrigno per un enologia futura. Inoltre credo che sperimentare Sicilia en Primeur sull’Etna sia una cosa molto interessante sul versante della biodiversità”.  Cartabellotta ha anche dei progetti dell’Irvos, quelli  sull’ internazionalizzazione, “non ultimo l’accordo stilato con Ryanair che permetterà all’appassionato di viaggiare ‘low cost’ dalle principali città europee e di conoscere le nostre meraviglie”.


da sinistra Giuseppe Tasca, Lucio Tasca e Diego Planeta

Maria Galante, funzionario dell’assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, dipartimento Pesca, ha annunciato che a Sicilia en Primeur, accanto al vino, nei momenti conviviali sarà presente anche il pesce, “soprattutto il cosidetto pesce azzurro. Non potevamo mancare ad un appuntamento così importante, una passerella per promuovere un prodotto così importante come quello che ci forniscono i nostri mari”. Il pesce azzurro tra l’altro sarà protagonista della cena di gala in programma sabato 21 all’hotel Timeo di Taormina.
Sulle sinergie tra le imprese vitivinicole e mondo del credito si è invece soffermata Banca Nuova.

Il presidente Marino Breganze ha infatti messo in evidenza l’importanza del sostegno all’Associazione, con la quale ha avviato una partnership dal 2001. “Questo lavoro in tandem – dice – ha portato bene ad entrambi e per di più oggi credo che la Sicilia rappresenti il contesto ideale per il così detto ‘green marketing’, ovvero quello attento alla tutela dell’ambiente e in questo senso si stanno muovendo bene sia il settore agricolo che quello vitivinicolo in particolare”. “La scommessa per il futuro è un aumento significativo delle esportazioni- spiega invece Silvana Parisi, dirigente corporate e small business di Banca Nuova. “il dato nazionale parla di un aumento dell’export tra il 2012 e il 2011 del 9% per un valore di 4,4 miliardi di euro. Ed in particolare l’export del vino siciliano è cresciuto dal 2,4 % al 4,7 %”.

La Parisi ha infine proposto alcuni prodotti finanziari innovativi in grado di sostenere tutte le fasi produttive e commerciali del comparto. Abbiamo creato un prodotto, i “Wine export” – dice – proprio per agevolare la fase di trattativa commerciale con la possibilità di offrire una dilazione di pagamento all’acquirente estero. Inoltre, in omaggio all’Etna – conclude – presentiamo il prodotto “Nerello”, un finanziamento  a 36 mesi, proprio come l’affinamento degli omonimi vini prima della loro immissione sul mercato”.

Maria Antonietta Pioppo