Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Al China Import&Export Fair di Canton 100 cantine italiane

27 Maggio 2013
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Continua l'Italia a presidiare la piazza cinese.

 Questa volta il Made in Italy v  approda a Canton al China Import&Export fair , in programma dal 30 maggio al 1 giugno, e che quest'anno per la prima volta ospita un intero padiglione dedicato ai vini del Bel Paese e che porta il tiolo di Good Italian wines. Si tratta della fiera tra le più impotanti di riferimento per i prodotti e i beni di mezzo mondo e qui buyer e stampa specializzata asiatici potranno visitare l'area tricolore che riunisce 100 aziende vinicole della Penisola. Lo spazio sarà corredato di isole con banchi da degustazione e di spazi dedicati ad incontri btob. Location  studiata per presentare il portfolio italiano attraverso anche seminari e workshop che apriranno finestre sui diversi terroir vinicoli. 

Anche l'Irvos parteciperà a Canton portando con 16 cantine della Sicilia: Baglio dei Fenicotteri, Baglio di Pianetto, Cantine Paolini, Caruso&Minini, Costantino, Cusumano, Donnafugata, Feudo Arancio, Fondo Antico, Icone, Maggio Vini, Martinez, Milazzo, Patria, Principe di Corleone, Puleo.

Prosegue il progetto di internazionalizzazione dell'Istituto nel Paese dopo la tappa di Hong Kong che ha deciso di partecipare a questo spazio che vede nell'organizzazione anche la rivista il Mio Vino che ha avviato un progetto di promozione e sostegno dei vini Italiani in Cina.

“Tra i nuovi mercati emergenti dell’area BRIC – afferma Lucio Monte, Responsabile dell’area tecnico scientifica dell’Irvos – la Cina è sicuramente quello caratterizzato da una forte domande di “Made in Italy”. Il vino italiano è in forte crescita: l’Italia è il quinto paese per volumi importati e la Sicilia è, tra le regioni del centro-sud, quella che può avvantaggiarsi rapidamente, non solo per la qualità dei vini prodotti, ma anche per il profilo culturale e lo stile di vita mediterraneo. Il tema fondamentale del programma d’internazionalizzazione dell’Istituto per il 2013, il Born in Sicily, si conferma di grande attualità. La nostra cultura eno-gastronomica continua a generare attenzione e coinvolgimento da parte di consumatori informati, il potenziale di crescita nel continente asiatico è più che significativo e occorre saper investire al meglio risorse e investimenti”.