di Roberto Chifari
Tornare alla normalità è il diktat che si sono imposti gli imprenditori della ristorazione, dell’hotellerie e dell’enogastronomia per non far crollare definitivamente il settore.
Ma da quale normalità ripartire? Difficile dirlo. “La “Fase 2” del mondo della ristorazione è tutta da scoprire. Nel frattempo c’è chi si organizza per non farsi trovare impreparato, una vita che forse non sarà mai più come quella di ieri, ma sarà sicuramente migliore di oggi. Nell’anno della pandemia abbiamo visto come un virus abbia svelato la fragilità del nostro sistema economico. Domani non sapremo come ci incontreremo con gli altri: non sappiamo ancora se il caffè la mattina al bar sarà il rituale laico degli italiani, oppure un banco di prova dal quale diffidare per evitare di incorrere in improbabili untori. Si dice che: “Del doman non v’è certezza”, ma di oggi sì e allora, pensiamo sia giusto raccontarvi delle buone idee imprenditoriali necessarie per risorgere. Una di queste è quella di Daniel Bellavista, proprietario di Locale, ristorante e cocktail bar a Palermo. L’iniziativa di questo giovane bartender è stata quella di lanciare il progetto “AperitivHome”, ideato e creato da “Locale”, per non far mancare le abitudini – quelle belle – ai propri clienti, anche in un periodo come questo dove è necessario rimanere a casa. Da qualche parte bisognerà pur ricominciare e per farlo ci vuole stile.
(Sicilian in Manhattan)
“Nello specifico il cliente potrà ordinare online il suo aperitivo da casa, composto da un cocktail ed un tagliere aperitivo – racconta Daniel Bellavista – Cerchiamo il più possibile di avvicinarci ai nostri clienti, con canali e risorse che abbiamo a disposizione. Una lieve parvenza di ritorno alla normalità”. Replicare quello che si fa in un locale a casa chiaramente non è la stessa esperienza, ma è un modo per ricominciare ad apprezzare le piccole cose della nostra quotidianità. L’idea parte da due nuovi cocktail ideati da Poppy, barman di Locale che possono arrivare direttamente a casa. Il primo è “Negrhome”, il nome è un gioco di parole tra Negroni e Home. Il Negroni classico con aggiunta di rabarbaro e china. L’altro è il “Sicilian in Manhattan”: il binomio tra due realtà distanti geograficamente ma unite oggi più che mai: la Sicilia e l’isola di Manhattan a New York. Un classico internazionale convertito in siciliano con un pizzico di bitter agli agrumi di Sicilia. Adesso non resta che provarli.