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L'iniziativa

Fare squadra per lo sviluppo sostenibile, due appuntamenti di approfondimento sul progetto SOStain

05 Giugno 2013
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In California ci sono riusciti.

Oltre 1200 aziende (cioè il 63% dell’intera superficie vitata dello Stato) hanno fatto rete aderendo al progetto California Sustainable Winegrowing. Si sono impegnate a migliorare le pratiche di sostenibilità con l’obiettivo di valorizzare e sostenere la qualità del patrimonio vitivinicolo.

Al di qua dell’oceano, in Sicilia, ci si ispira a questo “senso di squadra” virtuoso, con la speranza che possa attecchire nelle abitudini delle aziende. A gettare il prezioso semino sono Tasca d’Almerita e Planeta. Le due aziende vinicole hanno deciso di lanciare un appello ai colleghi produttori siciliani invitandoli a sviluppare,  tutti insieme, appunto in squadra, SOStain, il  programma di sviluppo sostenibile per la valorizzazione della vitivinicoltura siciliana e del suo territorio. Avviato tre anni fa, è il primo in Italia di questo genere e ha visto anche la collaborazione del centro di ricerca OPERA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università di Milano e di altre prestigiose equipe tecniche e scientifiche. Nato dalla necessità di stimolare e promuovere le performance di sostenibilità nell'ottica del miglioramento continuo nel tempo, e che adesso le due cantine invitano a estendere a tutto il territorio. Forza propulsiva del progetto vuole essere proprio la cooperazione e la condivisione di saperi, esperienze, conoscenze e competenze tra le aziende.
 
“Insieme a Planeta – spiega Giuseppe Tasca d’Almerita – abbiamo lavorato ad un sistema che permette di migliorare la sostenibilità considerando a trecentosessanta gradi il comportamento dell’azienda. Non solo per gli aspetti fito fisici, di energia, di acqua, di terra o aria, ma anche per gli aspetti sociali e umani. Siamo partiti dalla formazione dei dipendenti, tenendo come riferimento anche il loro grado di soddisfazione e di serenità nel lavoro. Per noi era di primaria importanza valutare anche l’impatto della cantina sulla comunità locale e che cosa essa stava facendo per il territorio in cui opera”. Un nuovo modo, quindi, di considerare il ruolo e la missione dell’azienda tenendo presenta la rete di cui fa parte.

“Se noi e Planeta rimaniamo le uniche ad applicare questo modus operandi sarebbe la perdita di una grande opportunità – prosegue Tasca -. Ci piacerebbe invece portare SOStain a vessillo della viticoltura siciliana, e non solo. Ci piacerebbe, in futuro, che tutto il comparto agricolo lo facesse proprio”.
 
L’Assessorato alle Politiche Agricole ed Alimentari della Regione Sicilia ha riconosciuto SOStain come strumento utile allo sviluppo sostenibile e ha deciso di offrire il suo supporto alle aziende siciliane che vorrebbero associarsi, impegnandosi a farsi carico dei costi fissi previsti dall’avviamento del progetto.
 
Per raccontare e spiegare nei dettagli SOStain, Tasca d’Almerita e Planeta invitano i produttori a due appuntamenti che vogliono essere occasione anche di confronto e dibattito, come ha voluto precisare Giuseppe Tasca: il più vicino è previsto il 7 giugno, alle 18, all’Enoteca Regionale di Castiglione di Sicilia, presso il Castello medioevale di Lauria, e il 13 giugno, sempre alle 18.00, al Centro per l’Innovazione della Filiera Vitivinicola (contrada Bosco, 421 Marsala). Interverranno all’incontro del 7 giugno Giuseppe Leotta, dirigente Soat di Castiglione di Sicilia. Lucrezia Lamastra, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore presenterà “Sostain: verso un punto di incontro tra le aziende ed il loro territorio”. Alessio Planeta illustrerà invece “SOStain: Esperienze concrete per un approccio condiviso alla sostenibilità”.