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L'iniziativa

Giapponesi pazzi per il gelato a lezione da Antonio Cappadonia

09 Novembre 2011
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E poi la tappa gastronomica a Terre d’Himera. “Molto apprezzati i nostri prodotti a chilometri zero”


Antonio Cappadonia al centro, alle sue spalle il manager Seiichi Hameda
e Maria Gambino, a destra Miho Masuda e Fabrizio Russo di Terre d’Himera

Pistacchio, caffè ed un sorbetto al limone. Ecco il menu presentato ed offerto da Antonio Cappadonia, maestro gelatiere di Cerda a sei responsabili dell’azienda giapponese “Lotte ice cream”.

Leader nella terra del Sol Levante per la produzione di gelato. Capitanati da Seiichi Haneda, senior manager director, il nostro corrispettivo vicepresidente, i sei hanno fatto visita al laboratorio di Cappadonia per assistere ad una vera e propria lezione di gelato. A partire dalla teoria, con la scelta precisa e selezionata degli ingredienti, fino alla pratica. Di realizzazione del gelato vera e propria. Ma come si è arrivati a questo scambio culturale

Cappadonia in Giappone, grazie a numerosi articoli sul suo conto e sul suo gelato, è molto conosciuto. Non solo dagli addetti ai lavori. Ecco, allora, lo scambio di telefonate e di mail per la visita. I sei responsabili hanno voluto conoscere ed esplorare le frontiere del gelato artigianale. «Soprattutto di quello siciliano – dice Cappadonia – Perché per i giapponesi il miglior gelato è quello della nostra regione». Antonio ha spiegato loro l’utilizzo e la scelta degli ingredienti. «Usano il latte come base – dice – Ma a volte mescolano ingredienti che per noi sarebbero strani, come il the verde». Soprattutto si sono soffermati sulla dolcezza del gelato. In Giappone il gelato è quasi senza zucchero, «per una scelta loro – dice Antonio –. Da me hanno apprezzato il giusto equilibrio tra il dolce dello zucchero ed i sapori principali del gelato».

Gli “ospiti” di Cappadonia hanno carpito i segreti sul gusto pistacchio («li ha fatti letteralmente impazzire», dice Cappadonia), sul caffè e sul sorbetto al limone. In estate, uno dei sei manager dell’azienda giapponese tornerà a Cerda per uno stage dal maestro gelatiere. Che intanto rivela alcune novità. Non solo sul mercato, ma anche sulla creazione di nuovi gusti: «Sto lavorando ad un nuovo gelato – dice Cappadonia – Realizzato con le mele di un meleto delle Madonie. Che hanno un tenore zuccherino molto più intenso».

I sapori della terra, sono i preferiti del maestro di Cerda, che vuole allargare e far conoscere più possibile «la qualità e la bontà del gelato artigianale». Poi il ritorno del gusto carciofo. Si attende il prodotto fresco, disponibile da dicembre ad aprile «e perfezionerò sia la versione dolce che quella salata», rivela Cappadonia.

E poi tra le varie tappe gastronomiche una sosta al Telimar di Palermo e un’altra al turismo rurale Terre d’Himera di Maria Gambino nelle campagne tra Termini e Cerda dove i giapponesi hanno potuto conoscere una serie di prelibatezze del territorio con prodotti agricoli a chilometro zero tra cui le frittate di uova freschissime (“ne hanno divorato in quantità”, ammette la titolare di Terre d’Himera), le tagliatelle con pomodoro fresco e ricotta, lo stinco di maiale cotto nel forno a legna e l’olio extravergine novello.

Giorgio Vaiana


Melograni dell’orto di terre d’Himera

La spiegazione degli antipasti

Lo stinco di maiale cotto nel forno a legna

Maria Gambino taglia il pane appena sfornato

Un momento del pranzo a Terre d’Himera

Un momento del pranzo a Terre d’Himera

A tavola con rossi siciliani

Cannolo, che passione

Miho Masuda Keil e Maria Gambino

Dentro le stanze di Terre d’Himera