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L'iniziativa

Gin Tonic Challenge, ecco il migliore long drink

25 Giugno 2012
ostriche ostriche

Ilarità, impegno, informalità. Ecco le tre “i” del mix vincente della serata Gin Tonic Challenge, la seconda edizione della competizione firmata dal direttore della rivista Chef, Davide Di Corato.

 In  passerella chef, sommelier e maître,  provenienti dai più esclusivi ristoranti della Sicilia, tra cui vari esponenti della'Associazione Le Soste di Ulisse, leader nella ricerca delle eccellenze della nostra regione, e dell'Italia.  I concorrenti, Enrico Bartolini, chef al Devero Hotel di Cavenago (Mi); Raffaele Ros, chef del ristorante San Martino di Scorzé (Ve); Alberto Rizzo e Marianna Lo Bue, chef e sommelier all’Osteria dei Vespri di Palermo; Enrico Briguglio e David Tamburini, rispettivamente  patron e chef  del ristorante Al Duomo di Taormina (Me); Vincenzo Candiano, chef della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla; Carmelo Chiaramonte, chef freelance; Giancarlo Salerno e Andrea Graziano, rispettivamente chef e patron de Il Sale Art Café di Catania; Peppe Barone e Giuseppe Causarano, patron e chef della Fattoria delle Torri di Modica (Rg);  Francesco Cassarino, patron de Il Caravanserraglio di Ragusa; Carlo Sichel, fino a poco tempo fa chef del ristorante Il Cirneco di Catania e  Pino  Guerrisi della Locanda Cos di Vittoria (Rg). Alto il livello delle varie interpretazioni  a base di Hendrick’s Gin, sponsor della  competition,  in cui i concorrenti si sono cimentati utilizzando tutto il loro estro.

Multii gusto e multi colore i cocktail, long drink creativi perparati con gli ingredienti più insoliti, dalle spezie all'alga Mauro di Enrico Bartolini. In abbinamento è stato proposto un mini menu degustazione: dallo spiedino di ostriche e cetriolo firmato dall'Osteria dei Vespri, al Mangia e Bevi interpretato da Giuseppe Causarano, con le mandorle tritate, aromatizzate con pomodoro, cipolla scalogno e cetriolo, ingrediente base questo di tutti i Gin Tonic, e una foglia di menta  per conferirne l'aromaticità. Nella carrellata ha figurato “Immaginalo al contrario”, l'idea delSale Art Cafè  che ha  portato i frutti di mare dentro il Gin equilibrandolo con una sapidità tutta “marina”. Poi l'interpretazione di Casa Grugno, dove la speziatura diventa un must, sin dal bordo del bicchiere che viene sparso di origano. Un pasto a tutti gli effetti e in miniatura quello preparato dallo chef della Locanda di Don Serafino:  percorso degustativo dalle ostriche, servite in una piccola padella al caprino Sapore di sale misto a erbem all'oliva ascolana pressata da due rondelle di cetriolo. A chiudere la preparazione del cocktail che ha conquistato il podio, quello di Raffaele Ros, semplice, diretto ed equilibrato.


  “Challengin”- gioco di nome della competizione


Gin Tonic “Mangia e Bevi”

Ad eleggerlo campione la giuria composta da  Maria Antonietta Pioppo di Cronache di Gusto, Lorenzo Piccione di Piano Grillo, designer e produttore d’olio fra i più apprezzati d’Italia, il dietologo Carlo Carlini, Fabrizio Gulì, responsabile marketing di Velier, e Dom Costa, bartender Velier. 


Fabrizio Gulì, David Tamburini e Dom Costa


David Tamburini e Enrico Briguglio

Durante la serata non sono mancati i momenti divertenti.  E mentre  i giurati decretavano il maestro del Gin Tonic, lo spettacolo non si è fermato. Due gare sono state organizzate per intrattenere i presenti: prove di abilità come  la guida di un  mini trattore telecomandato con un bicchiere di Gin e  l'apertura più veloce di dieci bottiglie di Acqua Tonica Fever-Tree. Vincitore unico, David Tamburini, chef di Casa Grugno.  In premio le leccornie offerte da Velier, azienda di Genova specializzata nella produzione e vendita diretta di eccellenze alimentari e la collaborazione di Bionatura di Roccazzo (Rg), l’azienda Ibleo Nero di Chiaramonte Gulfi RG, Sabadì  per  il Cioccolato di Modica e Euromeat Spa di Castelvetro Piacentino.

Un clima piacevole e rilassato, come una serata tra amici, che nell'informalità ha messo in luce le grandi professionalità e  soprattutto la voglia da parte di tutti i partecipanti  di mettersi  sempre più in discussione. E a conclusione non poteva mancare la Sciabolata dello spumante di Frappato, ultimo nato in Casa Occhipinti. 

Maria Antonietta Pioppo