L'iniziativa

Il vino Asti Docg dell’azienda Bera, il pane di Altamura (ufficialmente il primo prodotto in Europa a fregiarsi del marchio Dop in questa categoria), le praline nelle varianti fondente e nocciolato dell’azienda Venchi (simbolo di qualità e cultura dolciaria secolare in cui l’anima del cioccolato si esprime con materie prime selezionate, mai alterate da processi chimici e conservanti) sono stati ieri pomeriggio gli indiscussi protagonisti della degustazione organizzata dal supermercato di qualità  in collaborazione con Cronache di Gusto.

Le prossime degustazioni in programma per mercoledì prossimo vedranno protagonisti pane, formaggi e vini, questi ultimi saranno quelli dell'azienda di Poggio di Bortolone. 

Ma tornando agli assaggi di ieri, come si sposa il cioccolato fondente che spesso tende a schiacciare il gusto del vino con l’Asti Docg Bera prodotto nel territorio delle Langhe? “La nostra è una piccola provocazione” commenta Antonio Militello, distributore di vini in tutta Italia“in realtà la cioccolata di alta qualità e vini preziosi come questo si armonizzano molto bene perché si valorizzano a vicenda, facendo percepire tanto le note dolci e rotonde dell’Asti Docg quanto quelle profumate del cioccolato soprattutto fondente.

Portare un chicco d’uva in bottiglia è il motto di Valter Bera e questo vino rappresenta molto bene questa filosofia. In occasione di questa degustazione abbiamo voluto unire due prodotti che rappresentano il Piemonte, regione particolarmente  vocata alla viticultura e culla di grandi vini. Da vigneti coltivati a Moscato bianco, sul terreno ricco di calcare, si ottengono le uve per produrre questo Asti Docg dai caratteri finemente aromatici che ricorda i fiori d’arancio e la salvia. Il sapore dolce è ottenuto da una acidità stimolante. Ha una piacevole freschezza a sua volta esaltata dalla spuma fine e persistente. Insomma unito al cioccolato Venchi, che racconta una storia di autenticità e di impegno in grado di trasformare il cacao in una esperienza straordinaria, dà vita ad una consapevolezza di  gusto perfetto!”.  

Rosa Russo

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