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L'iniziativa

Roberto Allocca e il nuovo corso al Marennà: “Fondamentali i prodotti del nostro orto”

09 Marzo 2021
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di Annalucia Galeone

Marennà – dal dialetto pausa dei contadini dopo le fatiche del lavoro – è il nome scelto dalla famiglia Capaldo per il ristorante già stellato nato nel 2004 all’interno della cantina Feudi di San Gregorio, sulle colline di Sorbo Serpico nella provincia di Avellino.

Il Marennà dovrebbe riaprire al pubblico da metà marzo dopo la chiusura forzata causata dal lockdown per iniziare un nuovo corso. La discontinuità con il passato è sia nello stile che nell’offerta culinaria dopo l’uscita di Paolo Barrale. L’imminente stagione sarà inaugurata con un format inedito senza mai perdere di vista l’obiettivo: valorizzare un territorio ancora incontaminato e dalle molteplici potenzialità. Il vino e la migliore materia prima sono le chiavi per stimolare i cinque sensi, accompagnando gli ospiti in un viaggio intenso e senza interruzioni, dalla natura fino al piatto. Alla guida c’è l’executive chef Roberto Allocca. Classe 1980, napoletano, ha lavorato in importanti strutture come La Terrazza dell’Hotel Eden di Roma, al Don Alfonso 1890. Risale al 2005 la sua prima esperienza al Marennà, dove è rimasto per sette anni. Nel 2011 ha conquistato i titoli di miglior Chef Emergente della Campania, del Sud Italia e infine d’Italia. Nel 2012 si è trasferito al Rossellinis a Ravello, poi al Relais Blu di Massa Lubrense, qui nel 2014 ha ottenuto la stella Michelin.

(La sala)

“La mia è una cucina tradizionale, innovativa e gustosa – racconta Roberto Allocca – Voglio riscoprire le eccellenze locali dimenticate. La Campania ha una straordinaria varietà di vegetali e non solo. Il cibo e il vino sono il filo conduttore e il comune denominatore. Ogni piatto deve essere riconoscibile, dagli ingredienti cerco di ottenere il massimo, li esalto con la tecnica più adatta per creare il giusto equilibrio tra sapidità, acidità e masticabilità. Lo studio della materia prima si articola su più fronti, partendo dal progetto di realizzazione di un orto basato su un sistema organico rigenerativo, nel quale si coltivano gli ortaggi necessari recuperando e sperimentando diverse tipologie. Attraverso l’orto si tesse, così, un legame con il piatto, un filo sottile che porta a rispettare la materia impiegandone ogni sua parte, dalle foglie alle radici”.

(La sala cantina)

Il piano è ambizioso. Chef Allocca sarà affiancato da una figura ideata ad hoc, lo “chef nell’orto”, un responsabile della produzione, non tanto per la scelta degli ortaggi ma per la modalità di allevamento, lavoreranno a quattro mani per coltivare le materie prime in modo che il piatto venga già definito nella terra.  Il ristorante fu disegnato dall’architetto Hikaru Mori ed esposto come eccellenza architettonica alla Biennale di Venezia. Dopo 15 anni è stato sottoposto a un restyling totale, al termine saranno disponibili circa 20 camere da destinare all’hospitality.

(Il nido)

Le vere novità sono due la suggestiva struttura a forma di nido di uccello composta da rami di castagno locale e collocata al centro della sala principale. Al suo interno un unico tavolo circondato da bottiglie e grandi formati, che contribuiscono a rendere l’esperienza unica grazie a percorsi di verticali in abbinamento a menu dedicati.

(Teatro del vino)

E poi il “Teatro”, un vero e proprio anfiteatro che si compone di postazioni disposte a gradoni e rivolte verso il bancone centrale dotato di un grande piano di lavoro in marmo. Questo spazio, dedicato alla condivisione della degustazione, può ospitare eventi collettivi e degustazioni tecniche oppure può essere adibito all’apertura di bottiglie di vino in formato speciale. La realizzazione del menù primaverile è in corso d’opera. La carta vini include oltre le produzioni di Feudi e delle Tenute Capaldo oltre 200 etichette provenienti dall’Italia e dal mondo.

Marennà Ristorante
località Cerza Grossa – Sorbo Serpico (Av)
www.marenna.it
reservation@marenna.it
Chiuso temporanemante
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì