Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 76 del 28/08/2008

NOVITÀ IN CANTINA Un’avventura nell’Alto Belìce

27 Agosto 2008
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    NOVITÀ IN CANTINA

vigna76.jpgGli enologi Bàmbina e Centonze consulenti della Cantina sociale presieduta da Nino Inzerillo. “L’obiettivo? Giocheremo col naso per tirare fuori il territorio”

Un’avventura nell’Alto Belìce

Avevano deciso di mettere da parte le cantine sociali per qualche tempo. Però quando è arrivata la proposta della Cantina sociale dell’Alto Belìce, Vincenzo Bambina e Nicola Centonze non ci hanno pensato due volte. E così la coppia di enologi trapanesi ha deciso di accettare.

 “È una scommessa – confessa Bàmbina -, ancor di più perché ci troviamo davanti ad una cantina sociale dai grandi numeri. Il progetto ci ha molto incuriositi. Cercheremo di tirare fuori quello che emerge di più: il territorio. E voglio sottolineare che questo non è un discorso scontato o retorico. In Sicilia – continua l’enologo – in fin dei conti di territorio se ne fa poco. I numeri di questa Cantina sociale sono altri: emerge eleganza, finezza, freschezza a parità di concentrazione numerica e degustativa. Si tratta solo di giocare un po’ con il naso”.
Nino Inzerillo, presidente della Cantina sociale dell’Alto Belìce annuncia che stanno già preparando “nuovi prodotti puntando in particolare sui rossi”. Ma per ora non concede nessuna anticipazione. “Bàmbina e Centonze – dice – daranno un valore aggiunto all’azienda, insieme con gli enologi storici Saverio Abbate e Salvatore D’Amico”.
Nella Cantina sociale dell’Alto Belìce vengono prodotte ogni anno ottocentomila bottiglie. La linea di fascia alta è la Tre Feudi: sette etichette (3 bianchi e quattro rossi); della Tre Re fanno parte due Doc Monreale (un Catarratto e un rosso Nero d’Avola); e ancora Robinia: 3 Nero d’Avola, un Syrah, e un Catarratto; il Belicino (da 1,5 litri), il Sole del Belìce (da 0,75 litri) e il Genuivino (da 3 o 5 litri).

M.V.