Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 14 del 21/06/2007

IL TERRITORIO: Doc, a Noto si cambia

21 Giugno 2007
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    IL TERRITORIO

Dal ministro dell'Agricoltura il nullaosta “preventivo” per la nascita della denominazione siciliana numero 23. Abbraccerà anche i territori di Rosolini, Pachino e Avola

Doc, a Noto si cambia

Il ministero delle Attività agricole alimentali e Forestali, nelle scorse settimane, ha concesso il nulla osta preventivo alla nascita della ventitreesima Doc siciliana nel comparto vitivinicolo del sud-est della Sicilia, che sarà ufficialmente introdotta nel territorio compreso fra Noto-Rosolini-Pachino ed Avola.

vigneti_noto.jpg La Doc prenderà il via quando sarà pubblicato il relativo “Disciplinare di produzione”, che regolerà i processi di vinificazione, di maturazione e di imbottigliamento. La nuova Doc che dovrebbe denominarsi “Doc Noto”, prevede nel disciplinare in fase di ultimazione, delle modifiche al precedente disciplinare della Eloro per quanto riguarda il “Moscato di Noto”, e introduce il “Passito di Noto”, entrambe dovranno essere costituite dal 100% da uve moscato appassite ma con caratteristiche e tipologia di appassimento diversificate. Inoltre tale disciplinare introduce nella nuova Doc, il “Noto Rosso” e il ” Noto Nero D’Avola” imbottigliate rispettivamente con almeno il 65% ed l´85% di Nero D’Avola con resa di 11 tonnellate per ettaro, ed il restante comunque da uve a bacca rossa.
Attualmente le Doc in Sicilia sono 22 ed appare giusta in quanto la denominazione della zona in oggetto è quella del Doc Eloro e risale al lontano 1973 ed è oltretutto poco conosciuta in campo internazionale. Questa iniziativa di richiesta specifica al ministero di nuova istituzione del Doc, nasce da un gruppo di aziende vitivinicole del sud-est Siciliano del comprensorio sopra indicato avente come obiettivo di seguire le indicazioni e le attuali esigenze di mercato e più al passo coi tempi, attraverso la istituzione di una Doc Nero D’Avola proprio nel territorio vocato al Nero D’Avola, distinguendosi da tutti gli altri Nero D’Avola siciliani ed italiani, nonché dare il giusto riconoscimento al “Moscato ed al Passito di Noto”. L’intento è anche quello di dare maggiore impulso e penetrazione commerciale a livello internazionale associando il nuovo Doc Nero D’Avola alla cittadina barocca di “Noto” conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo nonché patrimonio mondiale dell´Umanità Unesco, attraverso connubi e percorsi ormai consolidati fra vino e cultura.
I vini a denominazione di qualità presenti nell’Isola (VQPRD) sono in totale 23 di cui 22 Doc, 1 Docg e 7 Igt e si concentrano soprattutto nelle province di Palermo, Catania e Trapani, vale la pena ricordare che la Doc è rappresentata da un nome geografico di una zona di produzione vocata, che da origine ad un vino di qualità, appartenente ad una pluralità di produttori e può essere seguito dal nome del vitigno e da altre menzioni.



Gerardo Rossano