Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 122 del 16/07/2009

IL PRODOTTO Antico profumo di Sicilia

16 Luglio 2009

IL PRODOTTO

A Monterosso Almo,alt nel Ragusano, si è conclusa la raccolta di origano. Più bassa la resa rispetto agli scorsi anni per colpa di un parassita che ha colpito alcune piantine nei primi giorni di giugno

Antico profumo
di Sicilia

 Il suo nome deriva dal greco Oros ganos che significa “Gioia della montagna” e del resto è davvero piacevole fare una passeggiata in questo periodo nella zona montana degli Iblei, specie nei pressi delle aziende dove si sta continuando la lavorazione degli steli fioriti dell’origano: l’aria è impregnata del suo inconfondibile e intenso profumo.


Accanto a quello che vegeta allo stato naturale tra sentieri, viottoli e trazzere, vi sono diverse aziende del Ragusano che hanno puntato sulla coltivazione intensiva di questa pianta aromatica. Tra queste vi è quella monterossana di Concetto Dinatale, tra i più grossi produttori di origano biologico della Sicilia. La sua azienda è posta a circa 700 metri sul livello del mare, in contrada Utra, zona particolarmente vocata a questa produzione perché di natura calcarea e con condizioni climatiche molto favorevoli. Circa 4 mila ettari di coltura che rendono in media 20 quintali di prodotto secco, pronto per la vendita.
“Quest’anno i quantitativi sono stati un po’ più bassi – spiega Dinatale – colpa di un parassita che noi chiamiamo ‘calma’ che ha colpito alcune piante nei primi giorni di giugno, quando ha fatto un caldo afoso. Per fortuna ce ne siamo accorti in tempo, abbiamo pertanto deciso di raccogliere tutto di fretta per evitare che si potesse propagare alle piante intatte. Abbiamo avuto dunque un calo nella resa, in compenso la qualità di quello raccolto è davvero ottima”.alt Dinatale, che nella vita fa il rappresentante di oggetti preziosi ha deciso nel ’96 di dedicarsi, quasi per passatempo, alla coltivazione in biologico dell’origano. Nel suo appezzamento di terreno, inizialmente di pochi metri, mise a dimora manualmente alcune piantine derivate esclusivamente da sementi di ceppi selvatici presenti nella zona. Ottenendo nel corso degli anni dei successi nel raccolto, Dinatate decise di investire su una superficie sempre maggiore. Niente concimazioni, sarchiature e scerbature vengono effettuate a mano più volte durante il ciclo produttivo. Questo origano, rigorosamente biologico, una volta impacchettato in confezioni traforate, viene venduto in varie parti d’Italia e non solo. “Dal Canada – confida – ho avuto da poco delle richieste: ciò conferma la qualità di tale prodotto che pur temendo la concorrenza di quello prodotto dalla Turchia, dalla Grecia o da altri Paesi dell’est Europa che costa di meno (anche perché lì la manodopera costa pochissimo), con la sua fragranza ed il suo aroma pregiato riesce a conquistare i consumatori di ogni dove”.
Le infiorescenza dell’origano ibleo, infatti, sono molto profumate: studi universitari ne attestano la ricchezza in sali minerali ed oli essenziali quali timolo, carvacrolo e terpinene. Insomma un alimento che fa pure bene e che rappresenta un ingrediente indispensabile nella cucina mediterranea. “A Monterosso Almo – dice ancora Dinatale – lo utilizziamo in particolare per preparare i cosiddetti ‘scacciuni’. Si preparano utilizzando dei piccoli dischi di pasta morbida di grano duro siciliano che vengono farciti all’interno con dell’olio extravergine d’oliva, pomodoro essiccato fatto a pezzettini, un po’ di caciocavallo e naturalmente .una buona spolverata di origano”.

 

Gianna  Bozzali