Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 82 del 09/10/2008

>> E a Roccapalumba ecco la sagra

08 Ottobre 2008

E a Roccapalumba ecco la sagra

Roccapalumba è uno di quei paeselli tranquilli che certa letteratura definirebbe “ridenti”. Se ne sta accoccolato fra le colline della provincia di Palermo, in mezzo a pascoli e campi coltivati, e pare proprio il prototipo del villaggio rurale. Ecco perché l’occasione per andarci è proprio legata alla terra e, più specificamente, ai fichi d’India che da queste parti crescono rigogliosi e che dunque da una decina d’anni meritano una sagra tutta per loro, dal baldanzoso titolo OFF. L’acronimo sta per Opuntia Ficus-indica Fest e al Comune ne vanno fierissimi, non esitando a definirla la sagra più bella della Sicilia. Indispensabile, dunque, andare a sincerarsene di persona – anche per trascorrere un weekend d’autunno in campagna.
Il programma della manifestazione che si svolgerà dal 17 al 19 ottobre, in effetti, è fittissimo. A cominciare dalle degustazioni di ficodindia con miele, con cioccolato, con vino, di ficodindia al naturale, o nel gelato o nel panettone. Poi ci sarà il Primo Palio dell’Opunzia, concerti, escursioni nel territorio, spettacoli per grandi e piccini, la tradizionale “zabbinata” (preparazione live della ricotta: il nome deriva da quello del particolare pentolone, la zabbina, appunto) astronomia – ovviamente, visto che a Roccapalumba hanno un ottimo osservatorio – e pure inaugurazioni: sarà possibile assistere, fra l’altro, al taglio del nastro del “Museo di archeologia industriale ferroviaria”. Il programma completo, con tutto l’elenco delle degustazioni (fra le più curiose trovo ci sia quella degli spaghetti al ficodindia, un abbinamento piuttosto originale – non dubito che sia anche buono) è disponibile sul sito del comune: www.comune.roccapalumba.pa.it
A dispetto delle dimensioni contenute, Roccapalumba è un paesino interessante e vitale, dove le amministrazioni che si sono susseguite si sono sforzate di custodire e valorizzare i segni del passato (sono stati restaurati, fra l’altro, il lavatoio pubblico e un mulino idraulico dell’Ottocento), un passato essenzialmente rurale testimoniato anche dalle numerose masserie e dai casali disseminati per il territorio, come ad esempio Regalgioffoli, realizzato addirittura in epoca araba.
Se vi interessa andare ancora più indietro nel tempo, approfittate del fine settimana per andare a visitare le Grotte della Gurfa, nel territorio della vicina Alia, un complesso rupestre di cavità sovrapposte che gli archeologi fanno risalire a circa 7000 anni fa (info e visite: tel. 0918210913), mentre, se vi attirano geologia e ornitologia, non trascurate di fare una passeggiata nella riserva delle Serre di Ciminna, basse colline composte da particolari formazioni gessose, interessate da fenomeni carsici e habitat di una quantità di uccelli (info: 091 8204220).

Maria Cristina Castellucci