Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Salone del Gusto 2008

Ecco le doghe da barriques

30 Ottobre 2008
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Ecco le doghe da barriques

L’eco-design approda anche al Salone del gusto. Grazie a ReAcademy, accademia del recupero, quest’anno a Torino in mostra e in vendita i prodotti a marchio I was.
Tra gli oggetti in mostra spiccano le “Sedie del Torchio”, una linea di elementi di arredo, progettata e realizzata dall’architetto albese Marco Torchio presidente di Keoproject, realizzati con materiali di recupero.

Contrassegnati dal marchio I was questi complementi di arredo incarnano il messaggio ReAcademy, ovvero progettare un oggetto eco-sostenibile significa pensarlo non solo in termini funzionali–industriali, ma anche provando a ripensarlo dai materiali: riducendoli o attingendo a nuove opportunità oggi possibili come i materiali da post consumo.
Le sedie, gli sgabelli ed i tavolini sono tutti realizzati con doghe di barriques, botti in rovere utilizzate nelle cantine per non più di due o tre anni. Questi legni, destinati al macero, vengono “salvati” per diventare opere intrise di storia. Tutti i pezzi sono assemblati a mano, con un lavoro artigianale che nasce dalla volontà di creare un oggetto funzionale, bello ed ergonomico. Ogni sedia racconta la storia della botte con cui è stata costruita, perché il metodo di lavoro non snatura il materiale: rimangono le macchie del vino contenuto dalle botti, l’aroma del legno, le scritte di fabbricazione e la storia che quel materiale porta con se. A richiesta dell’acquirente, è possibile certificare la denominazione di origine della sedia, con riferimento alla cantina di produzione, al tipo di vino ed all’annata, o alle annate, di sfruttamento per la stagionatura.
Il fascino di queste sedie, oltre che nel gusto estetico, sta quindi nel suo rapporto col tempo. Le Sedie del Torchio è un progetto figlio di un territorio, quello delle Langhe, in cui forte e determinante è la cultura del vino e la mentalità contadina del “campè via niente”, in italiano “non buttare via niente”. L’assemblaggio delle doghe segue un criterio molto semplice: armonizzare le forme rispettando le linee del materiale. Questo criterio nella “ri- creazione” dell’oggetto ha fatto sì che lo stesso sia diventato naturalmente predisposto a seguire e compiacere l’anatomia del corpo.
Nel corso della manifestazione occhi puntati anche sulla sedia Cartona, realizzata in cartone riciclato. Robusta, elegante, ergonomica e resistente si monta ad incastro senza colle o punti metallici. A fine vita entra nel ciclo del recupero della carta senza nessuna lavorazione, perché non vi è alcun elemento estraneo da rimuovere. Ma c’è anche la sedia I’ve bin, ottenuta da un bidone in metallo, comunemente usato per trasporti industriali. Analogamente a Cartona non richiede altri materiali e quindi è riciclata e riciclabile.
Le Sedie del Torchio sono state le sedie ufficiali del Salone del Gusto 2008. Le Cartona, con una livrea appositamente disegnata per il Salone del Gusto, sono state sistemate in tutti gli uffici Slow food, le sedie in legno di barriques sono state presenti anche alla premiazione “Tre bicchieri” nell’enoteca e nella sala incontro con gli autori, le poltrone in cartone (Modulo in Swahili) e in acciaio recuperato (I’ve bin) nella sala presidenziale.

Ca.F.