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Taormina Gourmet 2019

L’archeologo che adesso produce vino: la storia di Ômina Romana a Taormina Gourmet

28 Ottobre 2019
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(ph Vincenzo Ganci)

di Manuela Zanni

A condurci “a spasso” tra i vini laziali, areale dalla cultura viticola antichissima, Anton Börner proprietario della cantina Ômina Romana della zona di Velletri, i cui interesse e passione per l’archeologia, hanno portato a scoprire questo territorio, dal quale anticamente proveniva il vino che animava le feste alla corte dell’Impero romano.

Da questa passione nasce la visione che ha ispirato la famiglia Börner a rivalutare e valorizzare una zona viticola storicamente così importante. Si tratta di un territorio unico che insiste tra le colline vulcaniche e verdeggianti dei Castelli Romani che si affacciano sul Mar Tirreno, pochi chilometri a sud della città di Roma. Caratterizzata da condizioni pedoclimatiche particolari, con suoli di origine vulcanica che presentano sostanziali differenze a poca distanza uno dall'altro. Così, oggi l’azienda Ômina Romana, produce vini da vitigni internazionali e autoctoni espressione di una perfetta sinergia tra i vitigni e i diversi suoli della tenuta. “Archeovino, seguendo la tradizione dell’Impero Romano” è infatti il titolo della degustazione orizzontale dei vini dell’azienda Ômina Romana, che sarà condotta da Herr. Börner insieme a Federico Latteri di Cronache di Gusto e Nando Papa, Head sommelier del Verdura Resort di Sciacca in provincia di Agrigento.


(ph Vincenzo Ganci)

Ecco i vini in degustati di cui tre rossi e tre bianchi 

Hermes Diactoros II 2018
Un blend di Incrocio Manzoni, Viognier e Chardonnay di un bel giallo paglierino e naso con intriganti note di fiori bianchi e frutta a polpa gialla. In bocca ha un sorso freschissimo e infinitamente lungo che ne fa agognare il successivo. 

Chardonnay 2016
Mostra un bel giallo dorato con naso di vaniglia e caramello regalo di un legno presente ma non invasivo. Il sorso è equilibrato ma l'affinamento in bottiglia gli regalerà ulteriore distensione. 

Viognier Linea Ars Magna 2016
Giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso manifesta tutte le caratteristiche tipiche del vitigno tra cui le note di frutta tropicale e  agrumi pungenti come il bergamotto impreziosita da note leggermente fumè. 

Cesanese 2015
Cesanese in purezza. Rosso rubino scarico. Mostra un naso di sottobosco, humus e funghi. In bocca il sorso è dritto e pulito e impregna piacevolmente il palato. 

Merlot Linea Ars Magna 2015
Rosso rubino intenso. Al naso emerge un frutto integro con intense note di marasca, amarena e ribes smorzate da sentori di china. In bocca il tannino, seppur non pienamente svolto, è gia smussato ed elegante. Un vino che piace ma non “piacione”. 

Cabernet Franc Ars Magna 2015
Rosso rubino cupo. Naso molto particolare di frutti rossi, spezie pungenti come pepe nero e noce moscata. In bocca il sorso è pulito anche se lievemente sottotono rispetto al naso. 

Ceres Anesidora 2015
Il naso mostra un bel frutto ancora giovane e pieno di aspettative. In bocca è intenso, sorprendente ed elegante e mostra un grande potenziale come un “atleta” che si prepara alla gara e che ha tutti i “numeri” per vincere.