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L'iniziativa

Domenico Minoia: nei miei piatti sapori del Veneto ma anche tanto Sud

13 Aprile 2012

Tradizionale e creativa.

Definisce così la propria cucina Domenico Minoia, nuovo volto della rubrica “Le ricette degli chef di Cronache di Gusto” e patron del nuovo ristorante Da Domenico, in via Luigi Rizzo, 3 a Cavallino in prossimità del ponte che collega Cavallino e Jesolo. “In cucina la mia priorità e anzitutto la materia prima –dice – in stretto rapporto con la stagionalità. Adoro proporre ai miei clienti piatti della tradizione veneta con un piccolo tocco tutto personale che rivisita la ricetta in questione”. In questo periodo, ad esempio, una vera leccornia – come assicura lo stesso Minoia – sono i carciofini Castraure, primo fiore della pianta del carciofo e ottima primizia da proporre in tavola con un’altra specialità della cucina veneziana, le moeche, granchi teneri, in muta che abbandonata la vecchia corazza, non hanno ancora consolidato la nuova.

“La mia passione per la cucina – rivela lo chef 46enne – è nata quando aveva 4 anni guardando un mio amico che aveva scelto di fare proprio questo mestiere. Ora sono 33 anni che sono ai fornelli e ho avuto la possibilità di visitare tante cucine nel mondo. La scelta di tornare a Venezia è stata però una scelta del cuore, sia perché a Cavallino mi sono sempre trovato benissimo sia perché proprio qui ho conosciuto mia moglie”. Parlando di ricordi con Minoia scopriamo però un forte legame con il Sud: “Sono un veneziano “acquisito” – confessa -. In realtà sono nato in Puglia e proprio da lì arrivano alcuni ingredienti fondamentali per la mia cucina come l’olio d’oliva”.  

Domenico Minoia, Sommelier professionista Ais e mastro cioccolataio, non smette di sorprendere con le sue passioni e ci parla infine del suo orgoglio il “Lampo d’amore”: un raffinato cuore di cioccolato fondente gran cru Madagascar al 64% che racchiude un ripieno realizzato con lamponi del Trentino lasciati a riposo per più di 96 ore nel distillato di vinacce di prosecco di Valdobbiadene.

Piera Zagone