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L'azienda

Prosit, dal Vinitaly tre grandi novità: e ci sono anche le prime etichette “low alcol”

18 Aprile 2024
Sergio Dagnino Sergio Dagnino

Prosit Group, ha preso parte al Vinitali con uno stand insieme a tutte le cantine del gruppo. Un luogo simbolico, espressione di un concetto, quello di unione, che guida e guiderà il percorso di Prosit da qui in avanti. Un’unione di persone, territori e marchi vitivinicoli che amplifica l’identità dei singoli, i loro progetti e le loro potenzialità. Ciascuno con le proprie peculiarità, ma tutti verso l’intenzione di affermare il proprio brand attraverso una strategia precisa. Le cantine del gruppo, Cantina di Montalcino (Toscana), Torrevento (Puglia), Nestore Bosco (Abruzzo), Tenuta di Collalbrigo (Veneto) e Casa Vinicola Caldirola, insieme a Prosit Group, hanno presentato ciascuna la propria realtà. E la fiera veronese è stata l’occasione per presentare quindi i vini “Low alcool” de La Cacciatora, storico marchio della Gdo, che ha proposto il proprio rebranding tutto orientato all’ambiente, alla sostenibilità e al consumo consapevole. Non solo low alcool, ma nuove bottiglie con il tappo a vite Stelvin, e le etichette in carta 100% riciclata.

C’è stato poi il rebranding di Torrevento che mette ancora più al centro il legame del brand con Castel del Monte (come territorio, ambiente, cultura) e ne marca la capacità di produrre vini lontani dallo standard pugliese degli ultimi 10-15 anni. Vini eleganti, spessissimo longevi, di grande armonia e bevibilità. E poi l’attenzione all’enoturismo con Cantina di Montalcino, le novità con i vini abruzzesi di Nestore Bosco e il Prosecco Docg di Conegliano-Valdobbiadene di Tenuta di Collalbrigo. Tante novità che quest’anno rendono Prosit Group e il suo modello di business una delle realtà più rappresentative del settore. Oggi l’azienda dispone di 800 ettari coltivati in cinque regioni diverse, nel 2022 ha prodotto oltre 26 milioni di bottiglie con un fatturato di 83 milioni di euro. E un’importante quota export, circa il 61%, più di 60 mercati coperti, con al primo posto gli Stati Uniti.

Sergio Dagnino, Ceo & Founder di Prosit Group ha dichiarato: “Il nostro è un progetto unico, un’azienda che vuole crescere con progetti ambiziosi e d’avanguardia, in un mercato al momento molto complesso in cui ci sono però tante opportunità sfidanti e tante realtà interessanti. L’inflazione e i cambiamenti socioeconomici hanno indubbiamente influenzato i consumi, ma noi vogliamo promuovere l’innovazione e unirla all’attenzione per territori straordinari capaci di garantirci prodotti di grande prestigio. Il nostro modello di business innovativo e all’avanguardia, ci porta verso molte novità all’insegna di una nuova visione strategica”. Prosit Group nasce per affrontare le sfide del vino italiano in un mercato globale sempre più competitivo grazie a un business model innovativo. L’azienda si pone l’obiettivo di sviluppare brand forti, riconoscibili e territoriali valorizzando l’unicità delle singole cantine all’interno di un’offerta di Vino-Paese con posizionamento premium.
L’azienda, unica per modello di business, dà forza all’aggregazione di alcune tipiche cantine italiane in Veneto, Abruzzo, Toscana, Puglia e Lombardia per meglio affrontare un contesto internazionale sempre più competitivo. In portafoglio attualmente sono presenti cinque cantine: Cantina di Montalcino (Toscana), Torrevento (Puglia), Nestore Bosco (Abruzzo), Tenuta di Collalbrigo (Veneto) e Casa Vinicola Caldirola.