Nonostante il vino italiano abbia ottenuto tantissima popolarità in utto il mondo, in Cina ancora deve guadagnare posizioni.
E per questo è importante il corso di certificazione per i nuovi ambasciatori del vino italiano che, per la prima volta, si terranno a Pechino e Shanghai. “Una delle ragioni per cui non esistono molti esperti di vino in Cina è dovuta alla mancanza di gente esperta che possa spiegare i vini italiani ai cinesi. E soprattutto il vino italiano è ritenuto molto complesso, sia per i suoi territori che per le specie di uve”, spiega Stevie Kim, fondatrice di Via.
Ma sono già tre gli esperti di vino italiano in Cina che stanno tentando di invertire la tendenza in questo paese: si tratta di Lu Yang MS, Sarah Heller MW e Fongyee Walker MW, ritenuti tra i più prestigiosi professionisti del vino in Cina. I tre hanno in comune la partecipaziomne al corso Via ed hanno ottenuto il titolo di Wine Amassador dei vini italiani. A Verona, le ultime 4 edizioni del corso, hanno radunato oltre 200 professionisti del mondo del vino italiano. E lo stesso successo si è registrato nella tappa americana. Ora in Cina, c'è un interesse crescente. E lo dimostrano le pre-iscrizioni al corso che salgno vorticosamente. Sono già 66. Il corso si terrà nel prossimo fine settimana. Per diventare un ambasciatore del vino italiano, i candidati devono superare un esame impegnativo dopo un intenso programma di teoria e degustazioni di 5 giorni con Ian D'Agata, Direttore Scientifico VIA e autore di “Native Wine Grapes of Italy” dedicato al mondo enologico italiano.
C.d.G.