Una serata organizzata in collaborazione con Slow Food per sensibilizzare il consumatore ad una scelta consapevole dei cibi
(Marco Durastanti presenta la serata organizzata nel suo locale, Villa Costanza a Palermo)
di Manuela Zanni, Palermo
“Siamo ciò che mangiamo” oltre ad essere la sintesi del pensiero del noto filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, è anche un tema di grande attualità sul quale non possiamo fare a meno di interrogarci.
I cambiamenti climatici, infatti, non sono qualcosa di astratto e molto lontano ed ognuno di noi può dare il proprio contributo a cominciare dal prestare attenzione a ciò che mangia compiendo, ogni giorno, delle scelte consapevoli e ponderate circa gli alimenti da consumare e la loro provenienza. Sono queste le tematiche alla base di “Menu for Change”, la campagna organizzata da Slow Food per sensibilizzare ciascuno ad agire in prima persona per il bene comune. Si tratta della prima iniziativa internazionale che individua un nesso “causa-effetto” tra la produzione e il consumo di cibo e i cambiamenti climatici. Se ne è parlato a Villa Costanza, ristorante di Palermo “che ha aderito all'iniziativa di Slow Food non solo con l organizzazione di questa serata tematica – spiega Marco Durastanti, proprietario del locale insieme alla sorella Costanza – ma anche,e soprattutto, utilizzando quotidianamente prodotti “a filiera corta” che rispettano la stagionalità”.
“Basti pensare che il semplice passaggio dal campo alla tavola, comporta un quinto delle emissioni totali di gas serra le cui conseguenze mettono in serio pericolo la sicurezza alimentare di tutto il pianeta – ha spiegato Mario Indovina, fiduciario della Condotta Slow Food di Palermo – unico spiraglio di luce nel buio cagionato dalle cattive abitudini perpetrate dall' uomo, è la possibilità di modificare gradualmente le nostre consuetudini alimentari verso i principi di buono, pulito e giusto, portati avanti dalla filosofia slow”. Presente alla serata anche la famiglia Alessandro dell'omonima cantina di Camporeale, in provincia di Palermo i cui vini, prodotti in regime biologico in perfetto accordo con il tema della serata, sono stati abbinati dal sommelier e degustatore Ais Marcello Malta ai piatti preparati dallo chef Antonio Terzo con ingredienti locali di cui la maggior parte ha ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food. Ecco, di seguito, i piatti degustati e i loro abbinamenti con i vini.
Polpo in tana tra piccoli ciotoli neri – Tentacoli di polpo locale, ceci neri bio di Monreale azienda agricola Feudo del Riccio, alghe di mare; In abbinamento Kaid Sauvignon 2016 Alessandro di Camporeale
Pasta ” miscafrancesca” con fagiolo cosaruciaru di Scicli e cozze – In abbinamento Catarratto Vigna Mandranova 2016 Alessandro di Camporeale
Mille foglie di pesce bandiera locale, capperi di Salina canditi alla Malvasia, agrumi di Sicilia su coulis di pomodoro – In abbinamento Donnatà 2015 Alessandro di Camporeale
Tortino al pistacchio di Bronte con polvere di cioccolato di Modica – In abbinamento Vendemmia Tardiva Kaid 2016 Alessandro di Camporeale