Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Il territorio dalle Madonie riparte dall’agricoltura e dai giovani

05 Maggio 2014
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Da sinistra Piero Macaione, assessore comunale a Scillato,
Giuseppe Ferrarello, sindaco di Gangi, Carmelo Giunta,
resposabile della sezione alte Madonie Slow Food
e Dario Costantino, presidente Gal Madonie

Rivalutazione del territorio delle Madonie, impiego dei giovani dell'agricoltura e richiesta di un nuovo presidio Slow Food. 

Questi i principali temi affrontati la scorsa domenica durante il talk show realizzato dal comune di Scillato in occasione della XX Sagra dell'arancia. Tra i partecipanti oltre al sindaco di Scillato Antonio Battaglia, l'assessore Piero Macaione, il presidente del Gal Madonie Dario Costanzo, il fiduciario della condotta Slow Food di Palermo Mario Indovina, il responsabile della sezione Slow Food Alte Madonie Carmelo Giunta, il maestro gelatiere di Cerda Antonio Cappadonia, l'esperto di neviere Luigi Romana,  il giovane produttore del primo amaro di arance rosse, nonché titolare dell'azienda Rossa Giuseppe Librizzi a Catania. Un confronto diretto tra giovani produttori e istituzioni con obiettivi ben precisi. “Vogliamo far diventare Scillato il giardino delle Madonie spiegano Battaglia e Macaione ­ e stiamo lavorando affinché l'arancia bionda di Scillato possa conquistare la sua identità e diventare un nuovo presidio Slow Food. Intanto abbiamo la prima produzione di marmellata di arance bionde di Scillato Sciavuru di Ribera”.  “Da parte nostra ci impegneremo a lavorare tutti insieme per portare avanti tutti gli obiettivi che diano forza e voce a tutto il territorio delle Madonie,  dichiarano Carmelo Giunta e Dario Costanzo ­ e in questo senso abbiamo cercato di coinvolgere i giovani con progetti legati all'agricoltura per poter cercare di potenziare questo settore e sensibilizzare le nuove generazioni”.  

E proprio dai giovani ecco due testimonianze importanti. La prima è quella di Alberto Battaglia, coinvolto nel progetto agricoltura promosso dal Gal Madonie, tornato come lui stesso spiega “a coltivare la terra, seppur con le proprie difficoltà” e l'altra, dal territorio catanese, è quella di Giuseppe Librizzi che  ha scommesso su un nuovo prodotto tutto made in Sicily, l'amaro di arance rosse, dal nome “Amara”.

C.d.G.