Una tre giorni a Palermo per presentare le offerte turistiche spagnole, soprattutto della città di Valencia. E poi una cena-gemellaggio nella quale hanno cucinato uno chef aragonese e uno siciliano
(Toño Rodriguez e Francesco Inzerillo)
Una sorta di gemellaggio, a 360 gradi, cha ha coinvolto la cultura, la musica, l’arte e l’immancabile cibo e vino. Così la Spagna si è presentata a Palermo.
L’Ente spagnolo del Turismo e l’Ente di Aragona del Turismo hanno trascorso una tre giorni intensa a Palermo, per presentare le novità della loro offerta turistica, concentrandosi soprattutto su Valencia, “una città stupenda, moderna, piena di arte, cultura e storia – dice Leticia Colomer, responsabile dell’Italia e della Francia dell’ufficio turistico – Il mercato italiano è maturo e pronto a nuove offerte turistiche. Il nostro obiettivo è offrire quello che gli italiani desiderano”.
E la strada intrapresa sembra quella giusta, visto che Valencia, nel primo trimestre di quest’anno, ha fatto registrare, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un incremento di visite del 5 per cento ed un aumento delle notti trascorse nella città spagnola del 26 per cento. In totale, lo scorso anno, Valencia è stata visitata da 162 mila turisti italiani. Numeri di tutto rispetto, insomma. “La Sicilia è molto interessante, ma in generale tutta l’Italia – dice Leticia – Puntiamo nel rafforzare le rotte aeree con quelle città che riteniamo strategiche. Al momento Palermo non ha più il collegamento diretto con Valencia, ma queste iniziative e, speriamo, l’aumento della richiesta di viaggi per Valencia, magari potrà farlo ritornare”.
(Leticia Colomer)
Spagnoli e italiani sono così simili, ma anche tanto diversi, come dice Leticia: “La Sicilia mi affascina e mi sono ripromessa di tornare a visitarla con calma – Ci accomuna tanto, ma ci sono tante cose diverse che meritano di essere scoperte e apprezzate”. Non si può non parlare di vino: “Se parliamo di eccellenza spagnola, allora tutti dicono la Rioja o la Ribera del Duero – dice Leticia – ma non sottovalutate la nostra, quella di Valencia, la Requena Utiel, in grado di produrre rossi eccezionali. Adesso i nostri cuochi stellati (sono 4, ndr) stanno puntando molto su questi vini e si trovano molto più facilmente nella loro carta dei vini, segno che il prodotto è davvero interessante. I miei vini italiani preferiti? Non farò nomi, ma mi piacciono molto quelli campani, quelli sardi e quelli liguri”.
(Il polpo)
Per suggellare questo gemellaggio tra Valencia e la Sicilia, ieri sera, al ristorante Ai tetti dining dell’Eurostar Centrale Palace Hotel di corso Vittorio grande evento cin una cena siculo-spagnola. A fare gli onori di casa, insieme a Toti Piscopo presidente Skal international Italia lo chef Francesco Inzerillo, che ha accolto nella sua cucina lo chef aragonese Toño Rodriguez. Antipasti siciliani preparati dallo chef padrone di casa, dalla caponata ai panini con panelle e milza, passando per zucca in agrodolce, cous cous e involtini di melanzane. Poi è stato il turno dello chef aragonese che ha presentato tre proposte: un antipasto con un polpo con aglio e mandorle su piurè di patate e crema di piselli; un agnello avvolto da Jamon iberico con crostini di pane e pomodoro; ed il dolce, servito direttamente sulla mano, protetta da un guanto: una spuma di mascarpone con cioccolato bianco, croccante di pan di spagna e salsa yogurt.
“Grazie – ha detto lo chef aragonese – per avermi aperto le porte della vostra cucina e avermi permesso di presentarvi tre proposte alternative della nostra cucina”.
(L'agnello)
“Forse molti si aspettavano qualcosa di diverso – ha detto Inzerillo – ma Rodriguez è uno chef che esce dalle righe. E le proposte di stasera lo hanno dimostrato”.
(La spuma al mascarpone)
In abbinamento sono stati proposti i vini Pietranera di De Bartoli e il Frappato Cos.
C.d.G.