di Fabiola Pulieri
E' partito ieri da Roma, dagli incantevoli giardini di Villa Parco della Vittoria, il tour dei Solisti del Gusto del “Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori”, un binomio territorio-enogastronomia che attraverso gli eventi che prendono il nome di “Concerti del Gusto” racconta la storia di questa Regione dalla straordinaria biodiversità, dove territorio, cucina e vini sono stretti da un legame indissolubile.
Tanti imprenditori del gusto, che lavorano ogni giorno per far conoscere i sapori tipici della loro Regione, tutti insieme, creano un'unica sinfonia coinvolgendo il pubblico: gli chef cucinano in diretta davanti agli ospiti e raccontano il loro piatto e accanto ad ogni chef c’è un vignaiolo, che propone il vino abbinato a ciò che si gusta. L'alta ristorazione coinvolge, nel suo percorso, produzione e trasformazione, sostenibilità del territorio e salute del cliente, turismo e piacere per il cibo.
(Bastianich Vespa Bianco)
Dall’iniziale collaborazione tra 20 ristoratori, nata nel 2000, il gruppo ha allargato i propri confini con i fornitori, in modo da creare un’intera filiera collaborativa del gusto di cui oggi fanno parte, accanto ai 20 ristoranti fondatori, anche vignaioli e artigiani del gusto, uniti dall’innovazione qualitativa e da una produzione fortemente ancorata al territorio.
“Friuli Venezia Giulia Via dei sapori – I solisti del gusto”, un progetto visionario che ha saputo anteporre l'interesse generale a quello personale, è diventato anche un libro che raccoglie le storie di oltre 150 artigiani del gusto di tutta la regione. L’obiettivo che si è dato il Consorzio fin dalla sua nascita, avvenuta nel settembre del 2000, è stato infatti quello della valorizzazione del territorio.
“Ci siamo detti: se vogliamo rafforzarne la conoscenza dobbiamo dare il nostro contributo – spiega Walter Filiputti, presidente del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori -. Ora al nostro progetto aderiscono 56 aziende: oltre ai ristoranti soci del Consorzio, sono con noi vignaioli, distillatori e artigiani del gusto di tutta la regione. Tutti sulla medesima lunghezza d’onda: perseguire e far conoscere l’alta qualità dei propri prodotti.”
(Pancettone con erbe in porchetta con composta di cipolle marinate)
Fra le chiavi del successo del Consorzio c’è il fatto che, fin dall’inizio, ha lavorato con lo sguardo rivolto al territorio di appartenenza: il Friuli Venezia Giulia. Il suo obiettivo più alto, infatti, non è la promozione dei singoli marchi dei consorziati, ma l’innalzamento del livello dei prodotti e della cucina regionale, nonché della conoscenza da parte del consumatore finale dei prodotti di qualità meno noti del Friuli Venezia Giulia.
(Ribolla gialla)
“Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori” nel 2013 è anche diventato un caso esemplare, tanto da essere stato inserito nel Master internazionale in Management Food and Beverage dell'Università Bocconi di Milano, corso che la celebre università tiene per i futuri manager internazionali dell’industria alimentare e della ristorazione. Il cambiamento più profondo e difficile infatti, secondo gli studi condotti dalla Bocconi, ha riguardato la mentalità, lo spirito dei partecipanti al Consorzio e la capacità di mettersi insieme. Allargando la prospettiva, il Consorzio ha promosso una cultura del fare squadra nel territorio che si è propagata a molti altri comparti.
(Walter Filiputti)
Un progetto in cui hanno creduto sia le Istituzioni (l’Ersa – Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo; le Camere di commercio di Pordenone, Udine e Trieste; il Comune e la Provincia di Udine) che gruppi privati quali la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, la Riedel e il Centro Porsche di Udine attraverso l’Eurocar. In particolare, con la Camera di Commercio di Udine sono stati elaborati progetti di grande interesse, che hanno dimostrato, con largo anticipo sui tempi, come privato e pubblico possano collaborare con successo.