Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 55 del 03/04/2008

L’AZIENDA Passione grappa

02 Aprile 2008
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    L’AZIENDA

grappa_bianchi.jpgLa famiglia Bianchi di Marsala da un secolo si occupa di distillati. Ha anche messo a segno un sistema innovativo. Ecco il segreto

Passione grappa

La storia della famiglia Bianchi ha origini molto antiche, proviene da l fondatore Leone Bianchi, toscano di nascita, che trasferisce la propria attività commerciale a Marsala all’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, aprendo lo stabilimento “Leone Bianchi e figli”.

L’azienda, che ha ancora sede a Marsala (Trapani) nasce in una delle più antiche zone di produzione vinicola siciliana dove la vite ne è sempre stata incontrastata protagonista.
bianchi_claudio.jpgClaudio, figlio d’arte, e grande appassionato, gestisce e dirige l’azienda di famiglia avendo un occhio speciale per i distillati. Secondo lui: “Per produrre un buon distillato occorre una grande materia prima, un buon alambicco, un mastro distillatore e tanta passione”. Ed è proprio su questo che basa tutto il suo lavoro, utilizzando un metodo di distillazione assolutamente innovativo: la tecnologia del Grappa System. Un sistema che consiste in un impianto che permette di preservare gli aromi delle vinacce fino al momento della distillazione senza che l’aggressione di agenti esterni possano rovinarne il processo distillativo, garantendo la massima macerabilità del prodotto. Questo processo fa sì che si riescano a mantenere tutte le note di morbidezza che normalmente si perdono.
In questo modo le vinacce arrivano in azienda ancora ricche di mosto mantenendo così inalterata la fragranza e i profumi A questo si aggiunge il sapiente lavoro del mastro distillatore che, dopo aver separato “le teste” e le “code” (che sono piene di impurità) dal “cuore” riesce a estrapolare gli aromi e i profumi che caratterizzano i loro distillati. Le grappe che vengono prodotte in questa azienda hanno un unico comune denominatore: la caratterizzazione del territorio di appartenenza, insomma la sicilianità in tutte le sue sfumature. Infatti il loro fiore all’occhiello è la distillazione delle tre grappe che provengono dalle storiche zone di produzione vitivinicola siciliana quali il Moscato di Pantelleria, il Marsala e il Cerasuolo di Vittoria. Oltre a queste vengono prodotte anche delle grappe monovarietali: Nero d’Avola, lo zibibbo e il Syrah (che pur non essendo dimostrato come vitigno autoctono ha moltissime caratteristiche che lo possono far considerare d’appartenenza nostrana).
Inoltre dal 2004 Claudio porta avanti una collaborazione con Roberto Castagner e con la famiglia Averna per valorizzare i migliori vitigni autoctoni siciliani.

Simona Cacopardo