Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 47 del 07/02/2008

VERDE A TAVOLA La fortuna di chiamarsi Iceberg

07 Febbraio 2008
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    VERDE A TAVOLA

È rinfrescante, digestiva e ha un sapore più delicato della lattuga tradizionale. Si chiama così perché negli Stati Uniti, prima di giungere nei mercati, veniva adagiata sul ghiaccio
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La fortuna
di chiamarsi
Iceberg

A chi deve la sua fortuna la lattuga Iceberg? Alla catena mondiale del fast-food McDonalds o alla croccantezza delle sue foglie?  


    VERDE A TAVOLA

È rinfrescante, digestiva e ha un sapore più delicato della lattuga tradizionale. Si chiama così perché negli Stati Uniti, prima di giungere nei mercati, veniva adagiata sul ghiaccio
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La fortuna
di chiamarsi
Iceberg

A chi deve la sua fortuna la lattuga Iceberg? Alla catena mondiale del fast-food McDonalds o alla croccantezza delle sue foglie? È un dubbio legittimo, visto che da anni ormai la catena americana dei fast food ha cambiato formula “verde” sostituendo la tradizionale foglia di lattuga con una di Iceberg che si mantiene più a lungo, tanto è vero che è ormai la più usata nei trasporti internazionali. Nata nell’800 dalla lattuga cappuccio, nelle assolate regioni californiane, questa varietà si distingue particolarmente dalle altre per la croccantezza delle sue foglie. Il nome deriva dal fatto che, negli Stati Uniti, prima di giungere nei mercati veniva adagiata sul ghiaccio. In seguito, da questa lattuga nacque la batavia, con foglie verdi, verdi giallastre e rossastre, a lungo conosciuta solo nella Svizzera romanda.
Anche detta lattuga brasiliana o a cappuccio, la Iceberg presenta foglie grandi, le une sulle altre, verde acqua, a formare quasi una palla. La lattuga Iceberg (lactuca sativa var. capitata) ha azione rinfrescante e digestiva e un sapore estremamente più delicato della lattuga tradizionale. Contiene vitamina A e C e sali minerali quali potassio, ferro e fosforo in misura minore rispetto all'insalata a foglia verde, ma il suo consumo è particolarmente diffuso per la dolcezza e per i pochissimi scarti. Le sue pochissime calorie (appena 19 per 100 grammi di prodotto) e zero grassi, fanno sì che sia benedetta dagli amanti delle diete. Ma di sola lattuga non si può mica campare ed ecco la proposta di insalate di gamberi e lattughe, lattughe e mais, lattughe e pomodoro e poi ancora tortillas a base di tonno, mais e lattughe. Mangiata solamente con un filo di olio e pochissimo sale, comunica una sensazione di freschezza, particolare che la rende amabile soprattutto d’estate. Particolarmente stimolante è l’associazione con la vinaigrette. Bollita in acqua semplice perde però la sua virtù migliore, la croccantezza, ed acquisisce un altro sapore, ma è lo stesso tonica e diuretica. Si coltiva soprattutto in Spagna (leader europeo), Francia, Italia e Germania meridionale. In Sicilia si coltiva nel Siracusano. Il suo ciclo è abbastanza breve: da 30 a 60 giorni.

Mario Pintagro