Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 47 del 07/02/2008

L’AZIENDA Dall’albero alla bottiglia

07 Febbraio 2008
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    L’AZIENDA

oliveto_triolo.jpgTerre di Gratia ha imbottigliato i suoi primi 2.500 litri di olio e ora guarda alla promozione: la Bit e il Sol di Verona. E nel futuro c’è anche il vino

Dall’albero
alla bottiglia

Solitamente chi muove i primi passi in un nuovo mercato lo fa in modo timido cercando di ritagliarsi un proprio spazio. Per Gaspare Triolo non è proprio così.

Da circa due mesi l’azienda “Terre di Gratia”, di cui è titolare, si è trasformata da semplice produttrice di olio in imbottigliatrice. Parlando col giovane imprenditore ci accorgiamo che è pronto ad affrontare senza incertezze il mercato dell’agroalimentare. Tanti i progetti.
Si parte dalla promozione sul mercato locale e nazionale, per passare alla produzione, del vino, due vitigni in particolare, Nero d’Avola e Grillo, due autoctoni per lanciare la tipicità dell’azienda. bottiglia_anfora.jpgAncora la realizzazione di un Bad & Breakfast nel paese di Camporeale (Palermo), dove ha sede l’azienda, e di un negozio per la vendita diretta di olio e del vino ma anche di altri prodotti di qualità. Un circolo virtuoso di cui il capofila è sicuramente l’olio: “Abbiamo già ricevuto il nostro battesimo di fuoco – racconta Gaspare -. Il primo appuntamento pubblico, in occasione dell’incontro sul turismo enogastronomico a Camporeale, abbiamo raccolto i complimenti di due rappresentanti del Gambero Rosso, che hanno sottolineato la delicatezza dell’olio e degli aromi non aggressivi”.
L’olio ha un colore verde con riflessi giallo oro, profumi di fruttato intenso. Il sapore è una sorpresa. Molto più delicato e vellutato dell’odore, presenta note di carciofo e asparago con sul finale un retrogusto piccante.
I terreni della famiglia Triolo si trovano sul braccio destro del fiume Belice, circa 30 ettari, 10 dei quali dedicati all’esclusiva produzione dell’olio. Le qualità presenti sono Nocellara, mille piante, Biancolilla e la Cerasuola, i due autoctoni, seicento alberi. L’azienda fa parte del consorzio Verdorolio Bilici. Questo primo anno di imbottigliamento vede una produzione di 2500 litri. “Ma contiamo di crescere – racconta Gaspare – le piante sono giovani, hanno 16 anni, ancora devono raggiungere il loro massimo. In futuro speriamo di produrre 5-6 mila litri”.
gaspare_triolo.jpgMa l’azienda Terre di Gratia non è solo olio, 30 ettari sono dedicati ai vitigni. “A fine febbraio lanceremo anche il nostro vino, Don Sasà – ci anticipa -, abbiamo diverse varietà, ma per ora metteremo in commercio un Nero d’Avola del 2006 e un Grillo del 2007, due vitigni autoctoni. Abbiamo già aderito alle Strade del vino di Alcamo”.
Gaspare ci racconta l’esperienza di promuovere in prima persona il proprio olio. “Da circa due mesi abbiamo iniziato ad etichettare. Abbiamo partecipato a due eventi, uno sul turismo enogastonomico, il 29 e 30 dicembre a Camporeale, e alla mostra mercato, artigianato, agricoltura ed enogastronomia dal 13 al 20 gennaio ad Partanna. La nuova etichetta “Terre di Gratia” inizia a farsi conoscere e arrivano i primi attestati di stima. Per il futuro abbiamo previsto dal 21 al 24 di febbraio la Bit di Milano, a cui parteciperemo come Unione di comuni, e dal 3 al 7 di aprile il Sol di Verona, nell’ambito del Vinitaly, dove cercheremo di ritagliarci uno spazio. Ma ancora ho inviato alcuni campioni alla Der Feinschmaker la più qualificata rivista del settore tedesca e spero di riuscire a farmi notare anche in terra straniera. Per il commercio dei prodotti, in un primo momento, vorrei sfruttare la vendita diretta – conclude -, per abbattere i costi ma soprattutto per far apprezzare l’olio prima di tutto per le sue caratteristiche”.

Ciro Frisco