Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 12 del 07/06/2007

IL PRODOTTO/2: La cappuccia in festa a Chiusa: e intanto si studia la super-ciliegia

06 Giugno 2007
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    IL PRODOTTO/2

Tutti pazzi per i frutti rossi: secondo l’università del Michigan prevengono l’infarto e le malattie vascolari, gli atenei di Palermo e Bari lavorano per isolare la pianta “pura”. Sabato 16 e 17 nel Palermitano la sagra della varietà autoctona

ciliege-h.jpgLa “cappuccia” in festa a Chiusa
E intanto si studia la super-ciliegia

Succosa, dolce ma non troppo, lucida, dal colore rosso accesso. E ammaliante. Il 6 giugno è anche la festa del suo santo protettore Gerardo Tintore, patrono di Monza. La ciliegia è uno dei frutti più prelibati, un piccolo gioiello vegetale che può arrivare a costare anche 8 euro al chilo.

sagra.jpgE non mancano neanche le proprietà benefiche: secondo la Michigan State University, una dieta ricca di ciliegie, tiene lontano l’infarto e le malattie vascolari.
In Sicilia la patria delle ciliegie può essere considerata Chiusa Sclafani dove sono presenti una ventina di produttori e molti piccoli coltivatori e dove sabato 16 e domenica 17 si esalterà con una sagra la varietà autoctona, la ciliegia cappuccia. «I produttori chiusani – spiega il sindaco, Francesco Di Giorgio – stanno iniziando ad affacciarsi seriamente al mercato delle ciliegie. In particolare stiamo lavorando per promuovere la cappuccia non solo con la sagra». Il Comune, infatti, ha stipulato una convenzione con i dipartimenti di Colture arboree delle Università di Palermo e Bari, con il Consorzio vivaistico e il Centro studi Carami, entrambi del capoluogo pugliese, per capire quali sono le condizioni più favorevoli per lo sviluppo della cappuccia e per selezionare gemme per realizzare una pianta “pura”. «Finora – sottolinea Di Giorgio – abbiamo distribuito 3.058 piante in tre anni per migliorare la produzione. Il nostro obiettivo è ottenere l’Igp. Quel che manca è un’associazione di produttori». «La ciliegia cappuccia – spiega Tiziano Caruso, direttore del dipartimento di Colture arboree dell’Università di Palermo – ha delle peculiarità idonee per avere successo nel mercato della grande distribuzione. sindaco.jpgHa un gusto contrastato e consistente, non è molliccia, ha aromi propri e un buon bilanciamento tra zuccheri e acidi organici. Inoltre, è dura e non raggrinzisce e così può rimanere qualche giorno negli scaffali».
Tonino Montalbano è l’amministratore della Schifani, una delle aziende chiusane più grandi che coltiva ciliegie. «Abbiamo diverse varietà di ciliegie – spiega -. La celeste si raccoglie dal 22 maggio, ha molta polpa ed è molliccia. La van, si raccoglie in questo periodo, è molto dolce, ha molta polpa e raggiunge anche i 32 millimetri di calibro, grande come la stella che si raccoglie a fine giugno. Quest’anno, inoltre, abbiamo avviato in via sperimentale anche la coltivazione di sweet heart, la più tardiva di tutte. La cappuccia si raccoglie molto matura per la sua caratteristica di non essere molto dolce, ma molto dura». L’azienda Schifani ha circa 7 ettari di ciliegie con coltivazione biologica.
Alla sagra sarà presente una trentina di stand di cui la metà con ciliegie. Sono previste anche visite guidate ai monumenti e alla riserva naturale della Valle del Sosio. Domenica pomeriggio si potranno gustare ciliegie e prodotti tipici godendo anche l’esibizione di un gruppo folcloristico.

Salvo Butera