Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 124 del 30/07/2009

L’ORDINANZA Alcol, Palermo come Milano

30 Luglio 2009
cammarata cammarata

L’ORDINANZA

Il sindaco Cammarata ha firmato l’ordinanza che ne vieta il consumo agli under 16. Divieto di vendita per i pubblici esercizi e rischio sanzioni

Alcol, Palermo
come Milano

La guerra al consuma di alcol tra i giovanissimi arriva anche a Palermo. Diego Cammarata, primo cittadino del capoluogo siciliano, decide dunque di scegliere la strada intrapresa a Milano dalla “collega” Letizia Moratti: niente alcolici per i ragazzi sotto i 16 anni.

“Il consumo di alcol fra i giovanissimi – si legge nel provvedimento del primo cittadino – sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, con evidenti ricadute negative innanzitutto sulla salute dei ragazzi e per la loro incolumità ma anche nei loro comportamenti, con un evidente peggioramento della qualità della vita della comunità tutta, soprattutto laddove si concentrano gruppi di giovanissimi sia nelle zone centrali che in quelle periferiche della città”.
Il sindaco Cammarata ha dunque disposto che ”nel territorio del Comune di Palermo i pubblici esercizi non possono somministrare né vendere bevande alcoliche di qualunque gradazione ai minori di anni 16 ad esclusione di ristoranti, trattorie e pizzerie per le quali il divieto vale dopo le ore 23 e per i quali la vendita dovrà avvenire limitatamente al servizio al tavolo. Tali divieti si estendono, nel suindicato contesto, a tutte le miscele di bevande contenenti alcolici anche in quantità limitata o diluita”. Il mancato rispetto dell’ordinanza prevede sanzioni amministrative e pecuniarie previste dalla normativa vigente. Il provvedimento è valido per un periodo di 120 giorni in modo da poterne verificare l’efficacia.
”Il consumo di alcol fra i giovanissimi – commenta Cammarata – è un fenomeno che va fermato non solo con provvedimenti repressivi, pur necessari, come questo. Con la ripresa dell’anno scolastico daremo vita ad un programma di sensibilizzazione ed informazione nelle scuole superiori e nei luoghi di aggregazione dei ragazzi per far loro conoscere i danni, in alcuni casi incalcolabili, che l’uso e l’abuso di alcol possono determinare sul loro fisico e sulla loro psiche”.

C.d.G.