Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 174 del 15/07/2010

L’AZIENDA Da ingegnere elettronico a contadino

16 Luglio 2010
barbera-claudio barbera-claudio

L’AZIENDA

Claudio Barbera a 50 anni ha deciso di rivoluzionare la piccola tenuta di famiglia nel cuore della Doc Faro trasformandola in una casa vinicola di qualità

Da ingegnere
elettronico
a contadino

“A cinquant’anni ho imparato a fare il contadino”. A parlare è Claudio Barbera, proprietario dell’azienda Fondo dei Barbera nel cuore della Doc Faro. Nata da pochi anni, l’azienda è il frutto di una passione viscerale, quella del proprietario per il mondo del vino. A cinquant’anni,  forse la migliore età per scoprire il valore delle cose importanti, Barbera ha rivoluzionato la piccola tenuta di famiglia trasformandola in casa vinicola e cominciando a produrre qualità.

Proprio l’amore per la vigna lo ha trasformato da ingegnere elettronico  in contadino, rendendolo dipendente dalle sue piante, che ha imparato ad amare e rispettare . “Quando ero piccolo giocavo a tennis in un campo accanto alla vigna di famiglia. Mi sono sempre domandato perché, quando la palla oltrepassava la rete raggiungendo la vigna, il contadino non mi permetteva di raccoglierla perché avrei disturbato le piante. Solo oggi capisco cosa significano quelle parole” spiega Barbera, che ha imbottigliato la prima annata di Faro Doc nel 2008, ottenendo già un punteggio di 85 su 100 al “Premio Douja d’Or”, organizzato dalla Camera di Commercio di Asti.  La produzione attuale ammonta a circa duemila bottiglie, ma dalla prossima vendemmia si duplicherà.
Il lavoro di impianto della vigna è stato condotto in collaborazione con l’enologo Salvatore Martinico, che lavora già da anni con alcune aziende del territorio e con il quale è subito stata intesa. Parti del processo produttivo vengono monitorate dallo stesso titolare che ha voluto imparare a lavorare in vigna partendo dalle basi, per accompagnare le uve fino alla cantina.
Le aspettative di Fondo dei Barbera sono però più grandi di quanto raggiunto finora, e le intenzioni sono quelle di prendere in gestione terreni della stessa zona, come spiega il titolare, “Stiamo gestendo una vigna in zona chiamata ‘L’ettaro dei fortini’, anche lì produrremo Faro da vigne di circa trenta, quarant’anni. Abbiamo in programma di gestirne presto anche delle altre, ma produrremo esclusivamente Faro Doc per scelta, perché crediamo nell’identità di ogni singolo territorio. La massima espressione di un vino siamo convinti che venga da lì”.

 

Laura Di Trapani