Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 105 del 19/03/2009

VIP A TAVOLA “Donne, mangiate la frittura con le mani”

19 Marzo 2009
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VIP A TAVOLA

Le abitudini gastronomiche di Tiziana Foschi, attrice teatrale e componente de “La Premiata Ditta”. “Il cibo ha paura del contatto con l’olio bollente come l’universo femminile teme il cambiamento”

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con le mani”

 È attrice, sceneggiatrice, autrice di testi. Alle spalle ha una lunga carriera televisiva con La Premiata Ditta e adesso con Rossana Casale ha appena terminato le ultime date dello spettacolo “Donne Invisibili”, storie di jazz tutte al femminile.


Ecco Tiziana Foschi il cui prossimo lavoro ha un po’ a che fare col cibo. Si tratta di un monologo dal titolo “La cuoca”, storia di sentimenti e di pietanze, tra una donna, la sua paura di restare da sola e un uomo. Attraverso i piatti e la cucina particolarmente ricca di spezie e di pensieri la storia tra i due si snoderà in un incontro indimenticabile. Il buon cibo è dunque entrato di diritto nella sua vita.

Se dovessi raccontarti attraverso un piatto, che tipo di ricetta scriveresti?
“Un piatto che non amo particolarmente, ma che credo rappresenti un po’ la mia storia: l’insalata russa. Un amalgama di tutte le esperienze più divertenti legate al mio ruolo di attrice comica, passando per molte altre direzioni e scelte di ruoli sempre diversi e che in vent’anni di carriera artistica posso immaginare di mescolare in un’unica portata colorata e densa di cose. I piatti freddi non sono il mio forte, di madre marchigiana sono cresciuta con la filosofia delle fettuccine fatte in casa, roba molto più semplice.”

Un pezzo jazz, un piatto e un bicchiere pieno da consigliare ad una donna per essere più “visibile”?
“Sicuramente Loverman di Billie Holiday, classico, dolce e struggente, come la natura del jazz, tutta improvvisazione e linguaggio non detto. Per il piatto opterei per una frittura mista, magari da mangiare con le mani, per sottolineare di più quel senso di goduria che dovrebbe far parte della vita di una donna, che come principio tende a negarsi la propria soddisfazione. L’impazienza del contatto che il cibo ha con l’olio bollente rappresenta forse la paura che molte donne hanno nel fare quel salto che porta al cambiamento. Perché il cibo quando esce dall’olio non è più lo stesso e forse questo ha qualcosa in sé di peccaminoso. Per il bicchiere, un buon vino siciliano bianco appena fruttato e che sia in grado di aprire l’anima”.

Cosa mette nello stomaco Tiziana Foschi prima di andare in scena?
“Di solito niente – ride – ma se siamo in inverno e la tournée è un viaggio continuo che ti porta lontano da casa allora del buon cioccolato fondente, cura contro la nostalgia e la stanchezza. Una volta con Roberto Ciufoli eravamo con lo spettacolo in Umbria e lì è tutto un turbinio di degustazioni di vini e formaggi, praticamente pranzavamo alle sei del pomeriggio e arrivavamo sul palco sfacciatamente allegri, quasi come il pubblico”.

Fabiana d’Urso