IL PERSONAGGIO
Patrizia Di Benedetto del Bye Bye Blues racconta la sua gioia dopo la conquista della Stella Michelin. “Ora tutti gli occhi puntati su di noi. Accettiamo la sfida. E in cucina…”
“Orgogliosa per Palermo”
Patrizia Di Benedetto e Tonino Barraco sono tornati da Milano in giornata. Per loro quella di giovedì scorso è stata una giornata trionfale.
Alla corte della Michelin a ritirare la stella, il premio che consente al loro ristorante, il Bye Bye Blues di Palermo, a Mondello-Valdesi, di entrare nell’olimpo dei locali più rinomati d’Italia, almeno a giudicare, dagli ispettori della “rossa”. Racconta Patrizia Di Benedetto: “Abbiamo provato gioia, soddisfazione, gran felicità. Una bellissima sensazione. Anche per Palermo, la nostra città che vive un momento particolare, difficile. Ho rivevuto decine e decine di telefonate. Gli auguri, i complimenti. Un rappresentante di vini ci ha regalato una magnum di champagne, lo berremo. Come mi sento? Credo che sia una sorta di gratificazione dopo 20 anni di carriera. Un punto di arrivo ma anche una nuova partenza. Nel nostro mestiere guai a sentirsi arrivati. Sei sotto esame ogni giorno, ogni volta che porti una pietanza a tavola. Ora semmai aumenta il nostro impegno, è ovvio. Tutti avranno gli occhi su di noi, è naturale e dovremo alzare la soglia della qualità. Accettiamo la sfida. Non aumenteremo i prezzi, vogliamo tenerci la nostra clientela e continuare a divertirci. Cosa è piaciuto? Boh…La materia prima, la cucina semplice che esalta i sapori mediterranei, il non essere influenzati troppo dalle tecniche moderne. Poi, proponiamo il pane e i grissini, abbiamo restaurato il locale, la carta dei vini è cresciuta, l’offerta al calice è significativa. Ci tengo a dire anche che sono arrivata alla ristorazione quasi per caso, da autodidatta. Niente scuole o tradizioni familiari. Dico tutto ciò perché voglio dire ai giovani che fare il ristoratore è impegnativo, gravoso, ingrato, difficile, e nonostante tutto è un lavoro bellissimo. Il menu non cambia anche se…vorrei tornare alla tradizione, ai sapori di una volta. Abbiamo puntato in questi anni ad una cucina, per certi versi, fusion. Cambieremo qualcosa. Dedico infine la nostra Stella Michelin a Giancarlo Lo Sicco, il giornalista enogastronomico palermitano scomparso improvvisamente lo scorso agosto. Siamo cresciuti insieme, abbiamo vissuto il bello e il brutto di questo mondo, gli dobbiamo qualcosa. E’ per questo che abbiamo deciso di dedicarlo a lui”.
C.d.G.